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Immagine del redattoreRudy Pesenti

10 canzoni italiane (+1) sull'impegno sociale - L'ambiente

Una raccolta di dieci canzoni italiane che sono legate in qualche modo all'attenzione alla nostra Terra. Che in modi diversi trattano dell'attenzione all'ambiente, alla natura, a ciò che ci circonda e che in fondo, è la nostra casa.

canzoni sull'ambiente

1- IL RAGAZZO DELLA VIA GLUCK - ADRIANO CELENTANO - 1966


"Là dove c'era l'erba ora c'è

Una città, ah

E quella casa in mezzo al verde ormai

Dove sarà, ah

Non so, non so

Perché continuano

A costruire, le case

E non lasciano l'erba"

celentano ambiente

Adriano Celentano canta di una città che si sta trasformando. La Milano in cui è cresciuto non c'è già più, quella via Gluck di periferia piena di verde è ormai nel centro del capoluogo lombardo. La costruzione continua, senza spazio per aree verdi, senza zone di respiro tra una casa e l'altra. Chissà come finirà, si chiedeva Adriano già nel 1966. Eh già, tu l'avevi già visto.


2- IL VECCHIO E IL BAMBINO - FRANCESCO GUCCINI - 1972


"L'immensa pianura sembrava arrivare

Fin dove l'occhio di un uomo poteva guardare

E tutto d'intorno non c'era nessuno

Solo il tetro contorno di torri di fumo"

il vecchio e il bambino

Un vecchio che racconta una storia a un bambino. Ma non una favola, racconta di un mondo passato che lui ha visto, ha vissuto. Pieno di natura e di vita, ora sostituito da un paesaggio tetro e buio, pieno di coltri di fumo. Paesaggio apocalittico? O la realtà che stiamo vivendo?


3- EPPURE SOFFIA - PIERANGELO BERTOLI - 1975


"E l'acqua si riempie di schiuma, il cielo di fumi

La chimica lebbra distrugge la vita nei fiumi

Uccelli che volano a stento malati di morte

Il freddo interesse alla vita ha sbarrato le porte

Un'isola intera ha trovato nel mare una tomba

Il falso progresso ha voluto provare una bomba

Poi pioggia che toglie la sete alla terra che è viva

Invece le porta la morte perché è radioattiva"

bertoli eppure soffia

Una contestazione diretta alla società capitalistica che se ne frega del futuro della Terra. Un testo pieno, intenso, forte, necessario. Ma che si intitola Eppure soffia, perché nonostante tutto ciò che l'uomo sta facendo al nostro pianeta, il vento non smetterà mai di soffiare, la vita non smetterà mai di rinascere.


4- LE STRADE - NOMADI - 1995


"Dietro al mulino i rifiuti, portati dal fiume,

che taglia la grande pianura, ridotta a bitume,

mentre il tempo passato, non ha dato traccia,

il gelido vento che arriva, ti sferza la faccia,

il cuore della campagna, batte ormai stanco,

stanco di troppe parole, date in pasto al branco,

ma c'è un odore di terra, odore lontano,

che ci riporta ad un mondo più umano..."

le strade nomadi

Una canzone non di rassegnazione, ma di lotta. Per sopravvivere, per non perdere ciò che si è costruito. Nonostante il mondo che va in frantumi, costruire una strada che ci riporti ai profumi della nostra Terra per non dimenticarci mai da dove veniamo e cosa dobbiamo proteggere.


5- PRIMO TRENO PER MARTE - GIANLUCA GRIGNANI - 1995


"C'é un bambino che chiede

Come il mondo é finito

E chi l'ha costruito

E la gente non parla

Non sa più cosa dire

Forse per non mentire

E dentro morire

Primo viaggio su Marte

Questo é il mese di aprile

E la Terra è lontana sta per morire"

primo treno per marte

Un giovanissimo Gianluca Grignani che tratta un tema importante tra le sue canzoni: quello dell'ambiente. Il primo treno che parte per Marte per salvare una parte di popolazione perché la Terra ormai è morta, non si può più restare. Nessuno sa dire il perché sia successo, ma forse, la colpa è stata un po' di tutti. Un bellissimo testo per uno dei brani più amati della popstar italiana.


6- IL LUPO E IL BRACCONIERE - IVAN GRAZIANI - 2004


"Curiosi aveva gli occhi il lupo

Mentre lo guardava

L'uomo puntò invece il fucile

Pietà non provava

Sparò una volta sola

Sparò per ammazzare

Svanì nel nulla il lupo

Davanti al bracconiere"

il lupo e il bracconiere

Una favola raccontata ad un bambino, di un bracconiere che vuole uccidere il lupo e i suoi cuccioli. Ma il bracconiere nulla può davanti alla fantasia e ai buoni finali delle favole. Una canzone postuma dell'indimenticato Ivan Graziani, abruzzese, una regione che pullula di fauna selvatica, che ci ricorda l'importanza della convivenza con gli animali. Che a volte, la vera bestia, è davvero l'uomo.


7- CAPAREZZA - VIENI A BALLARE IN PUGLIA - 2008


"Ehi turista so che tu resti in questo posto italico

Attento! Tu passi il valico ma questa terra ti manda al manicomio

Mare Adriatico e Ionio, vuoi respirare lo iodio

Ma qui nel golfo c'è puzza di zolfo, ché sta arrivando il demonio

Abbronzatura da paura con la diossina dell'ILVA

Qua ti vengono pois più rossi di Milva e dopo assomigli alla Pimpa

Nella zona spacciano la moria più buona

C'è chi ha fumato i veleni dell'ENI

Chi ha lavorato ed è andato in coma

Fuma persino il Gargano, con tutte quelle foreste accese

Turista tu balli e tu canti, io conto i defunti di questo paese"

vieni a ballare in puglia

Una canzone con un testo per niente banale, anche se spesso associata alle ballate da spiaggia estive. Ma in questo brano del geniale Caparezza si parla di tutte le contraddizioni della nuova realtà turistica che affolla e spesso distrugge i luoghi che visita, senza nemmeno farsi una domanda su ciò che sta accadendo attorno a lui. Se la terra che sta calpestando magari sta chiedendo aiuto, ma lui non se ne preoccupa, perché ha solo voglia di farsi una vacanza e di non pensare a niente.


8- CANZONE CONTRO LA NATURA - THE ZEN CIRCUS - 2014


"Quindi tutti gli uomini sono a loro modo anormali

Tutti gli uomini sono in un certo senso in contrasto con la natura

E questo sino dal primo momento, sino dal primo momento

Con l'atto di civiltà, l'atto di civiltà

che è un atto di prepotenza umana sulla natura

È un atto contro natura"

canzone contro la natura

È una lotta di supremazia, quella tra l'uomo e la natura. Perché non possono convivere nel modo in cui ci stiamo comportando. Quindi la natura prova a tenersi stretti i suoi spazi, ci mette tutta la forza che ha. L'uomo nel frattempo la distrugge come se fosse il nemico più pericoloso che ha. Siamo in guerra, con la stessa natura che ci ha creati.


9- NICCOLO' FABI - PRIMA DELLA TEMPESTA - 2019


"Torneranno gli animali

Ad occupare il loro posto

E gli umani nelle grotte

A disegnare sopra i muri

E il profeta con la barba

Salirà sulla montagna

E in regalo avrà un mappa

Per scappare sulla luna"

prima della tempesta fabi

Un passo indietro. Ce lo sta chiedendo da un po' il grandissimo cantautore romano Niccolo' Fabi. Perché di questo passo perderemo tutto, perderemo la Terra, gli spazi, le città, perderemo noi stessi, se non l'abbiamo già fatto. Abbiamo tutto da perdere se non ci sforziamo di fare un passo indietro e ritornare a un ritmo di vita più naturale, quello che appunto, ci consiglia il nostro pianeta.


10- VASCO BRONDI - ASCOLTARE GLI ALBERI - 2024


"Progredire come i licheni

lentamente come fiori rari

Scoprire tutti i motivi

Per cui non dormivi

Senza più seguire le sirene

Tutto questo mercanteggiare

Sempre attratti dall’apparenza, dal potere

Stare sdraiati nei campi

Delle ore più belle

Ammirare le stelle"

Vasco Brondi ascoltare gli alberi

Tornare ad ascoltare. Questo il consiglio di Vasco Brondi in questa meravigliosa canzone prodotta per l'uscita del film di Paolo Cognetti. Diventare natura, immergersi, combinarsi, unirsi, divenire una cosa unica. L'unico modo per tornare a volersi bene, l'unico modo per tornare a sentirsi. Attraversare la natura, ascoltare quello che ha da dirci. Ecco quello di cui abbiamo bisogno in questi tempi sempre più difficili da comprendere.


10+1 - PICCOLA ORCHESTRA KARASCIO' - IL PADRONE DI CASA - 2015


"È forse nostro questo cielo azzurro,

queste nuvole di striscio, quest’erba tutta intorno?

È forse nostro l’istinto di succhiare

dei cuccioli d’uomo e animale?

È forse nostra la bestia costretta

in un palmo di terra?

È forse nostro l’albero spezzato,

la neve od il sangue versato?"

Piccola Orchestra Karasciò

10+1. Perché la Piccola Orchestra Karasciò non fa parte dei circuiti mainstream che siamo abituati ad ascoltare in radio, ma la qualità dei testi e dei loro pezzi e a volte parecchio superiore rispetto a ciò che ci stanno abituando ad ascoltare. Così Il Padrone di Casa ci spiega che non siamo noi, ma è la Terra, perché ricorda uomo, fattene ragione: tu sei custode, non padrone.


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Ti ricordo che gli interi ricavi de 'La scuola venuta dal vento', mio ultimo libro che racconta il viaggio dello scorso anno dedicato a costruire una scuola a Loosuk, regione di Samburu, Kenya, andranno in beneficenza a Missione Calcutta APS ETS per progetti simili a questo!

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