Uno dei viaggi che mi ha regalato di più a livello personale è stato sicuramente il percorrere liberamente l'Albania. Tra il vecchio e il nuovo che si attorcigliano, l'entroterra intatto e la costa piena di sorprese, gli anziani nei parchi e i bambini per strada, le moschee e le chiese che convivono, senza differenze. Ho amato così tanto i contrasti di questa terra da ambientarci il mio romanzo 'È tutto perfetto'.
La costa dell'Albania non smette mai di affascinare: i colori mutano in continuazione, acque cristalline che riflettono un cielo azzurrissimo, su tutta la costa. Scendendo da nord, si supera il Passo di LLogara e da lì in poi è un continuo susseguirsi di calette e spiagge riservate, e se cercate bene, anche in Agosto potrete ritrovarvi in luoghi così appartati da dimenticarvi della moltitudine di gente a cui siete abituati in quel periodo. Tranne a Ksamil (nella foto), luogo in cui il turismo è più forte (soprattutto italiano), anche se rimane una meta assolutamente da visitare. Per evitare il trambusto mi svegliavo alle sei del mattino e raggiungevo l'isolotto di fronte a nuoto, restandoci solo per almeno un'ora.
A Drymades (nella foto) avete solo l'imbarazzo della scelta: non fermatevi alla prima spiaggia grande, ma proseguite. Vi aspettano numerose calette in cui godervi un mare meraviglioso e una pace assoluta.
Così come Dhermi, Gijpe e tutta la costa nei pressi di Himare (ottima posizione di partenza per le vostre escursioni in questa zona). Questa è una zona ancora poco turistica, con prezzi bassi e luoghi affascinanti che attendono solo di essere scoperti. Se non sapete dove pernottare, vi consiglio l'Himara Hostel, un ostello davvero carino dove la convivialità con i numerosi giramondo all'avventura è d'obbligo.
L'entroterra con i suoi spazi infiniti è però da non sottovalutare: qui vedrete la vera Albania rurale, con mezzi agricoli che invaderanno le strettissime strade e la fretta che cederà il passo alla calma di questa terra. Campi coltivati, colline, montagne. I muli e gli asini che ancora trasportano tutto ciò che è necessario per il sostentamento: e quando vedo due uomini cercare di convincere un ciuco carico di calce ad entrare in una casa in costruzione, capisco di essere arrivato in un nuovo mondo. Cimiteri senza muri carichi di fiori, banchetti di frutta lungo la strada, anziani che giocano a backgammon sulle panchine sotto gli alberi e poi l'orizzonte infinito, che ti verrebbe voglia di esplorare nella sua totalità.
Tra le perle da non perdere sicuramente vanno citate Berat (nella foto) e Argirocastro. La prima cittadina è rimasta intatta dall'epoca ottomana: le casette sono meravigliose già alla vista. Quel giorno abbiamo mangiato con 2 euro e mezzo a testa: i prezzi di qualsiasi cosa nell'entroterra sono davvero incredibili. E se qualche signora vi invita a bere qualcosa fermatevi e lasciatevi cullare dalle storie che vengono da un tempo lontano. Ad Argirocastro invece non perdete il castello, una bellissima vista, una leggenda centenaria che aleggia intorno alla costruzione e le brave persone che a bordo strada provano a venderti i loro souvenir fatti a mano.
E Tirana, la capitale di questa splendida nazione, è anche dove i contrasti si fanno più marcati: hotel quattro e cinque stelle circondano minareti e la bellissima piazza Skenderbej, chiese e moschee, mercatini tradizionali e negozi di bici, cibo tradizionale e bar accompagneranno la vostra passeggiata in questa cittadina di cui non potrete non innamorarvi. Camminate, perdetevi, e scegliete il vostro ristorantino ideale dove mangiare, e lasciatevi consigliare le prelibatezze locali che dovrete assolutamente assaggiare.
E i tramonti della costa, soprattutto a Ksamil, vi resteranno impressi negli occhi e nel cuore. Dovrete però affrettarvi a visitare l'Albania: le rotte del turismo si stanno muovendo anche in quella direzione, e inevitabilmente la nazione sta cambiando. Perciò non abbiate dubbi sulla vostra prossima meta, questo viaggio resterà per sempre dentro di voi.
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