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Immagine del redattoreIvana Ferriol

Carnevale 2025: da nord a sud le migliori sfilate in Italia

Date Carnevale 2025: 27 febbraio - 5 marzo



Ogni occasione è buona per viaggiare e visitare un posto nuovo ma soprattutto far festa. Perché l’allegria va coltivata e ricercata ogni volta che possiamo.

A proposito di feste, tra poco entreremo nel clima carnevalesco anche se da metà gennaio, in molte città italiane già iniziano i festeggiamenti. Se stai cercando un posto dove trascorrere il Carnevale 2025, in questo articolo troverai i luoghi migliori dove storia, cultura, tradizioni si mescolano ogni anno, sempre uguali ma sempre diversi.

carnevale 2025

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Venezia

carnevale venezia

Venezia è certamente la prima città che viene in mente pensando al Carnevale. Pochi sanno che il Carnevale veneziano diventa la celebrazione del trionfo della Serenissima fino a diventare nel 1700 il simbolo dei carnevali europei. Col tempo molti rituali e giochi sono scomparsi perché considerati troppo violenti (come la battaglia dei pugni e le cacce al toro). Con la caduta della Serenissima nel 1797 il Carnevale viene sospeso fino al 1979, quando associazioni locali riprendono le antiche tradizioni. Ecco che tutta la laguna si trasforma in uno spettacolo all’aperto, attirando turisti da ogni parte del mondo. La città è famosa per le sue maschere tradizionali che vedrai sfilare in particolar modo a piazza San Marco. Qui si svolge anche un concorso per la maschera più bella.

Evento elitario è quello del Gran Ballo delle Maschere, che in genere è ospitato nei palazzi storici della città. Qui vedrai costumi tipici e danze tradizionali, ti sembrerà di esser stato catapultato in un’altra dimensione. Ad incantare il pubblico, ci sarà anche il suggestivo spettacolo sull’acqua all’Arsenale. Anche qui non manca cibo tradizionale come frittelle e galani. Quest’anno si rende omaggio a Giacomo Casanova, in occasione del 300° anniversario e i festeggiamenti inizieranno il giorno di San Valentino a Piazza San Marco, per celebrare l’amore e gli innamorati.

Il consiglio è di prenotare sempre in largo anticipo.



Sauris (Udine)

carnevale sauris

La notte delle lanterne è il carnevale più antico delle Alpi. Si svolge l’ultimo sabato prima del mercoledì delle Ceneri. La tradizione vuole che gli abitanti travestiti con maschere di legno, di sera, facciano un corteo verso il bosco con le luci delle lanterne. Qui la festa prosegue per ore tra balli e cibo tipico.



Dosoledo in Comelico (Belluno)

carnevale dosoledo

Protagonisti del carnevale di Dosoledo sono il lachè e il matazin che sfoggiano cappelli a cilindro decorati con perle e nastri. La versione femminile è la matazère. Vedrai anche maschere in legno “da brutto” e “da bello”

I costumi si esibiscono in danze di casa in casa e non possono mai fermarsi, si tratta infatti di un rito propiziatorio per invocare le divinità affinché fecondino la terra.

La festa prosegue fino a tarda notte.



Canale d’Agordo (Belluno)

carnevale canale d'agordo

Il carnevale di Canale d’Agordo è caratterizzato dalla Zinghenesta, che rappresenta la ragazza più bella del paese che danza insieme ai suoi corteggiatori, circondata da altri costumi come i lachè e i matièi.



Fornesighe di Val di Zoldo (Belluno)

carnevale fornesighe

Sempre in provincia di Belluno,, precisamente a Fornesighe di Val di Zoldo, il carnevale fonde gastronomia e artigianato. La maschera tipica è la Gnaga, una donna curva con enormi zoccoli e un bambino nella gerla. Mentre il costume più spaventoso è l’Om Salvarech (l’uomo del bosco) con corpo peloso e zanne sporgenti. Se hai voglia di un Carnevale insolito, questo è il posto giusto per te.



Grauno (Trento)

carnevale grauno

In Val di Cembra a Grauno, il carnevale ha come protagonista un albero di pino che viene portato in piazza e battezzato dall’ultimo sposo dell’anno con un rametto intinto nel vino.

Poi l’albero viene piantato dagli abitanti nella busa del carneval dove viene impagliato. Al tramonto, l’ultimo sposo gli dà fuoco e la sera prosegue tra canti e danze intorno all’albero. Gli anziani pronosticano l’annata osservando la direzione delle scintille del falò. Sin dall’antichità l’ultimo giorno di carnevale è vietato lavorare.




Schignano (Como)

carnevale schignano

Il Carnevale di Schignano ha una tradizione antica che mette in contrapposizione i belli e i brutti rappresentati da maschere di legno. I belli (mascarùn) hanno abiti preziosi e hanno modi gentili. Mentre i brutti indossano pelli di animali e rumorosi campanacci. Danzano e cantano per tutto il paese e bruciano un simbolico fantoccio di Carlisepp in piazza.  Un’altra maschera tipica è la Cioca, ed è l’unica voce parlante durante il corteo, ha una voce stridula, si lamenta del marito ed è interpretata da un uomo. Coinvolge i passanti con sketch comici, il divertimento è assicurato. Altri personaggi sono quelli del sigurtà (l’autorità) e i sapeur, con il volto tinto di nero, con pelli di pecora e asce che supervisionano la sfilata.



Davide Van De Sfroos ha dedicato una canzone a questa storica manifestazione



Milano - Il carnevale Ambrosiano

carnevale milano

A Milano si svolge ogni anno il Carnevale Ambrosiano che inizia la domenica successiva il mercoledì delle Ceneri, perché Sant’Ambrogio secondo la tradizione si trovava in pellegrinaggio e chiese ai milanesi di aspettarlo. Le maschere tipiche sono Meneghino e Cecca.

Il Carnevale tradizionale culminerà il 4 marzo 2025 con il Martedì Grasso, mentre il Carnevale Ambrosiano continuerà fino a sabato 8 marzo 2025.


Ivrea (Torino)

carnevale ivrea

Ivrea è una città piemontese che ospita uno dei carnevali più antichi d’Italia.

In occasione di questa festività, viene celebrata la storica battaglia delle arance, si tratta di un evento medievale che rievoca la lotta contro la tirannia. Oltre a questa tradizione, ci sono altre attrazioni come la sfilata storica dove ammirare costumi d’epoca.

Il rito del “General”, si tratta di una figura che è a capo delle celebrazioni.

Se hai voglia di trascorrere a Ivrea il carnevale, non dimenticare di visitare il castello di ivrea e i musei locali.

Per chi ama assaggiare piatti tipici, qui troverai la fagiolata e dolci tipici di carnevale.

Non sei costretto a travestirti, tuttavia ti consiglio di indossare un berretto frigio (rosso) che ti proteggerà dal lancio delle arance.



Cento (Ferrara)

carnevale cento

Pochi sanno che il carnevale di Cento, città emiliana, è gemellato con quello di Rio. Qui puoi ammirare colorate sfilate accompagnate da musica e aria di festa.

Il carnevale di Cento si distingue per la “gettata di gadget”: i partecipanti lanciano dai carri giocattoli e souvenir sulla folla. Oltre alla sfilata carnevalesca, troverai concerti, mostre d’arte e spettacoli. Quale migliore occasione per visitare il museo di Giovanni Francesco Barbieri (il Guercino) o le chiese barocche.



Viareggio (Lucca)

carnevale viareggio

Viareggio è una località che affaccia sul Mar Ligure, famosa per le sue spiagge ma anche per il Carnevale. Infatti qui ogni anno sfilano carri allegorici che sono vere e proprie opere d’arte in movimento, celebri per la loro creatività e l’ingegno. Ogni anno le figure in cartapesta sono ispirate ai personaggi del momento. Quale migliore occasione per assaggiare piatti tipici? Per le strade troverai tanti stand di street food, come frittelle di riso e cenci.

Se hai intenzione di trascorrere il Carnevale 2025 a Viareggio, sul sito troverai tutte le informazioni di cui hai bisogno. È consigliabile prenotare un alloggio in largo anticipo per assicurarsi i prezzi migliori.



Fano (Pesaro Urbino)

carnevale fano

Il Carnevale di Fano lo ricordiamo per il “Getto”, il lancio tradizionale di dolci da carri alti fino a 20 metri. La maschera ufficiale è il Vulòn, che ha il compito di guidare i presenti verso il futuro. Quest’anno ci saranno quattro carri: uno ispirato alla narrativa fantastica, uno alla pop art, uno a Dante e un altro ad Alda Merini. In più ci sarà un carro dedicato a Samantha Cristoforetti. Durante il Carnevale potrai ascoltare musica arabita (arrabbiata), una musica antica, accompagnata da strumenti come i batanaj, campanacci, ombrelli e tenaglie.



Offida (Ascoli Piceno)

carnevale offida

Quest’anno si festeggerà il 501° carnevale della città. I festeggiamenti inizieranno il 17 gennaio e termineranno il giorno delle ceneri. Tra i numerosi eventi, ricordiamo “lu bov fint” (il bove finto) del venerdì e la sfilata dei Vlurd. La maschera tipica è il guazzerò, un saio bianco con un fazzoletto rosso al collo. Lu bov fint è una festa popolare dove un bove finto viene portato in spalla per le vie della città dove verrà rincorso tra urla e si fingerà la sua uccisione. Mentre i Vlurd: sono fasci di canne infuocate che servono ad accendere un falò che simboleggia l’inizio della quaresima.



Carnevale di Mamoiada (Nuoro)

carnevale mamoiada

Le maschere tipiche di questo Carnevale sono i mamuthones (costumi con pellicce scure e campanacci appesi alla schiena) e gli Issohadores, vestiti in corpetto rosso, maschera bianca. Durante la sfilata di carnevale, gli unici suoni che si sentono sono quelli dei campanacci. La festa termina in balli e danze tradizionali fino a notte fonda.



La Sartiglia di Oristano

carnevale sartiglia

A Sartiglia a Carnevale si svolge una corsa a cavallo derivante dagli antichi tornei cavallereschi militari. Il personaggio tipico è Su Componidoriil cavaliere prescelto, che durante il carnevale è considerato un semidio e dovrà aprire la corsa. La Corsa alla Stella è la fase principale e consiste in una corsa al galoppo dei cavalieri per cogliere con la propria spada la stella sospesa.




CAPUA (Caserta)

carnevale capua

Carnevale in Campania è sinonimo di Pulcinella e balli tipici come la più celebre tarantella con cui si esorcizzavano gli eventi negativi. Il Carnevale più celebre della Campania è quello di Capua.

Risale al 1886, quando le cerimonie carnevalesche che fino a quel momento si erano svolte nei palazzi signorili, si unirono al popolo in piazza dove venivano lanciati confetti e coriandoli. La festa inizia con la consegna simbolica delle chiavi della città da parte del sindaco al re del carnevale. Di solito il re e la regina sono interpretati da attori teatrali importanti (Antonio Allocca, Giacomo Rizzo, Leopoldo Mastelloni ecc.)

Evento tipico è la morte del re. A mezzanotte la regina vestita a lutto annuncia che il re è morto e la bara viene messa in mezzo alla piazza dei Giudici. Qui iniziano gare di ballo e si recitano versi chiamati “cicuzze” che rivelano la parte negativa della politica italiana. Il giorno dopo iniziano le sfilate con giochi di luce e addobbi in cartapesta.



Maiori (Salerno)

carnevale maiori

Anche in costiera amalfitana, potrai festeggiare il Carnevale, dove i colori delle abitazioni si confondono con quelle dei travestimenti. Qui ogni anno vengono realizzati 4 enormi carri con figure in cartapesta che sfilano accompagnati da coreografie lungo le strade della città.



Satriano di Lucania (Potenza)

carnevale satriano

A Satriano il Carnevale ha radici antiche, qui la tradizione è quella diffusa anche in molte città europee dove l’uomo si traveste da albero e gli alberi diventano uomini. Il carnevale qui simboleggia la foresta che cammina. Il Rumita è l’uomo vegetale, personaggio silente che l’ultima domenica prima del martedì grasso gira per le strade, strusciando il bastone sulle porte, la visita del rumita è di buon augurio, chi lo riceve, gli dona qualcosa.



Tricarico (Matera)

carnevale tricarico

A Tricarico, in provincia di Matera, puoi trovare uno dei carnevali più antichi che deriva dai riti propiziatori pagani greco-lucani, le maschere hanno sembianze di tori e mucche. Il carnevale inizia il 17 gennaio (Sant’Antonio Abate, protettore degli animali). Secondo la tradizione, il paese viene svegliato all’alba e i contadini iniziano a travestirsi. Poi si raggiunge la Chiesa di Sant’Antonio abate dove si accende un falò.



Putignano (Bari)

carnevale putignano

Il Carnevale di Putignano risale al 1394 quando le reliquie di Santo Stefano vengono portate nell’entroterra per proteggerle dai saraceni.

Si racconta che i contadini, quando passò la processione del santo, abbandonarono i campi mettendosi a ballare e a cantare.

Nasce così la festa delle Propaggini che da 622 anni inizia il 26 dicembre. Anche qui potrai partecipare a sfilate di carri allegorici ispirati a tematiche sociali e politiche. Una caratteristica del carnevale a Putignano è la cerimonia del propizio, il rito che segna l’inizio della festa, fatto di recite in dialetto e canti tradizionali. Venire qui a carnevale è un’occasione per visitare i suoi palazzi e degustare le prelibatezze locali. Se arriverai con un gruppo numeroso, ti consiglio di prenotare un ristorante in anticipo, perché nel centro molti locali sono piccoli e hanno pochi tavoli.



Castrovillari (Cosenza)

carnevale castrovillari

In Calabria il Carnevale si festeggia in tanti Comuni del Pollino ma anche sulla costa come ad Amantea. Carnevale a Castrovillari è l’appuntamento carnevalesco più famoso della Calabria e del Pollino, dove c’è la tradizione di formare gruppi mascherati tra i quali viene eletto il più bello. Le strade si colorano e prendono vita grazie a carri decorati. Ed è possibile assaggiare piatti tipici della tradizione.



Acireale (Catania)

carnevale acireale

Le prime documentazioni su presunti festeggiamenti del Carnevale ad Acireale risalgono al 1594: in questo periodo i cittadini potevano concedersi la libertà di scherzare sui potenti del tempo. Proprio in quel periodo nasce la prima maschera tipica “l’Abbatazzu” (chiamato anche Pueta Minutizzu), che con i suoi grossi libri ironizzava sulla classe clericale del tempo.

Ad Acireale il carnevale è una festa dove potrai ammirare creazioni maestose in cartapesta, verrai coinvolto dai colori e dal clima di festa amplificato dall’allegria siciliana. Ciò che caratterizza il carnevale ad Acireale sono le infiorate, si tratta di creazioni artistiche per strada fatte con fiori freschi, vere opere d’arte all’aperto. Inoltre troverai altri eventi culturali e spettacoli che si alternano durante la settimana di carnevale. Potrai visitare anche i mercatini artigianali dove assaggiare cannoli e delizie locali. Tornerai rallegrato con qualche chilo in più. Se sei ad Acireale per il carnevale non dimenticare una visita ai palazzi barocchi e la Riviera dei ciclopi.



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