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Chi è Pino Daniele: la sua storia, le collaborazioni, le curiosità e gli eventi a Napoli per lui nel 2025

Immagine del redattore: Ivana FerriolIvana Ferriol

 

“Io non sono figlio di Napoli…

io mi sento un figlio del Sud,

un garibaldino”

pino daniele giovane

Sono già passati 10 anni dalla scomparsa di Pino Daniele e mi son chiesta “Come si fa a spiegare chi Pino Daniele a chi non lo conosce? Ad esempio alle nuove generazioni o a chi non è di Napoli e fa fatica a comprendere i primi album, quelli dove blues, napoletano e inglese si mescolano insieme formando un genere del tutto nuovo? Ci provo con questo articolo.


Giuseppe Daniele impara a suonare la chitarra da autodidatta e mescola dialetto e blues creando un genere musicale nuovo. Per tutta la sua carriera non smetterà mai di ricercare nuovi generi musicali, ha dato origine a un nuovo stile definito da lui “tarumbò”, un mix di Tarantella e blues che con prepotenza si diffonde ovunque e fa impazzire la gente. Pino Daniele ha anche amato tanto l’Africa e si è lasciato contaminare dai suoi del Sud del mondo, ma ha anche suonato sui più grandi palchi in giro per il mondo, insieme a grandi nomi della storia della musica.



Perché il blues?

“Da quando ho l’età della ragione ad oggi non è cambiato niente,

anzi la situazione a Napoli è peggiorata.

Ma non voglio pensare che non ci sia più la speranza. Una speranza che purtroppo si riaccende soltanto quando salta fuori qualcuno: una volta è spuntato Maradona, una volta Troisi, una volta Pino Daniele.

Purtroppo è un popolo che ha bisogno sempre di un re.

O di un Masaniello


Il blues è la musica del popolo, un canto triste cantato dagli africani mentre erano nei campi a lavorare. Ecco che il blues divento inaspettatamente vicino al popolo napoletano che da secoli canta per esorcizzare le proprie disgrazie. Il portavoce di questa novità è Pino Daniele, che trova attraverso la musica un modo per esprimere la sua rabbia ma anche il suo amore per Napoli, nel periodo delle contestazioni giovanili.

Diventa così l’ideatore di un nuovo genere musicale che lui chiamava tarumbò (tarantella + blues). Si tratta di un mix di musica napoletana, ritmi mediterranei, dove le parole in inglesi e napoletane si sposano ed entrano in una relazione melodica perfetta.


Ma andiamo per ordine: Pino Daniele nasce e cresce nel contesto popolare di Porto, ha imparato a suonare la chitarra da autodidatta durante gli anni della contestazione sociale del '68 che influenzarono i suoi primi brani, impregnati di rabbia e sofferenza per la sua terra. Scrive a soli 18 anni il successone Napule è.

Napoli è na carta sporca ma anche mille culure

pino daniele band

Esordì in un complesso chiamato New Jet e in seguito fondò il gruppo Batracomiomachia con altri musicisti, tra cui Rino Zurzolo, Enzo Avitabile ed Enzo Ciervo, proprietario di uno spazio in Vico Fontanelle alla Sanità, dove il gruppo provava e dove sono passati tra gli altri anche gli Osanna e Edoardo Bennato.

Ma finalmente nel 1976 entrò a far parte del gruppo Napoli Centrale in cui spiccava James Senese, insieme al quale idearono gli album Pino Daniele (1979), Nero a metà (1980) e Vai mo' (1981). In quel periodo erano tutti squattrinati e James Senese gli comprò il basso e da lì iniziò una collaborazione che li porterà ad avere un incredibile successo di pubblico.


E il successo arriva con Terra mia.

pino daniele primo album

Il 27 giugno 1980, aprì il concerto di Bob Marley a San Siro e il fratello giura di avere una foto nei camerini con loro avvolti dal fumo di chissà cosa stessero fumando.

Due anni dopo si rifiutò di aprire il concerto dei Rolling Stones per motivi sconosciuti.

Il 19 settembre 1981 suona a Piazza del Plebiscito a Napoli  con il mitico gruppo composto da Tullio De Piscopo, Joe Amoruso, Rino Zurzolo, Tony Esposito e James Senese.

C’erano 200'000 persone che cantavano in coro “Yes, I know my way”.

Dopo il concerto, il gruppo andò a festeggiare, ma Pino si isolò in fondo al bus al buio.


“Dai unisciti a noi per un bicchiere” gli chiese Tullio

e lui rispose “nun tengo genio” (non ho voglia)


Quella sera aveva capito che da quel momento, non sarebbe più stato libero di camminare per strada. Infatti poco tempo dopo furono invitati da Lucio Dalla alle isole Tremiti e prima di salire sul traghetto furono travolti dai fan.


Quello che Pino aveva battezzato Tarumbò, qualcun altro lo chiamava "Neapolitan Power", un tipo di musica che mescola tradizione napoletana con blues, jazz, funk e rock. Lo ritroviamo in brani come Yes I Know My WayViento 'e terraNotte che se ne va.


Il gruppo presto si divise, ognuno di loro prese strade diverse per fare carriera da singolo e creare una propria identità musicale che tuttavia non ostacolerà la loro riunione dopo ben 30 anni, ridando vita a una sintonia unica.

Gli anni novanta è il periodo in cui viene pubblicato “o Scarrafone” (contro la lega Nord),

o saje comme fa o core, scritta da Massimo Troisi, suo caro amico per cui comporrà le colonne sonore di alcuni suoi film, come Quando.

Negli anni '90 abbandona quasi del tutto il napoletano e si avvicina alla musica pop (a riguardo, James Senese dirà “ha ceduto al sistema”)


 Arrivano gli album Non calpestare i fiori nel deserto (1995) e Dimmi cosa succede sulla terra (1997) in cui mescola pop con forti influenze orientali e nordafricane e in cui comunque non mancano canzoni d’amore, come Questo immenso, Stare bene a metà, Dubbi non ho, per cui dirà:


«L'amore supera le mode e le epoche, l'amore è un sentimento che non cambia,

anche a distanza di anni».



Collaborazioni

Pino Daniele era conosciuto all’estero per la sua bravura da musicista, infatti ha collaborato con nomi importanti. L’album Medina vede la partecipazione di Salif Keïta, Faudel, Omar Farouk Tekbilek, Lotfi Bushnaq e dei 99 Posse.


Non manca un tour italiano a quattro insieme a Fiorella Mannoia, Francesco De Gregori e Ron, e duetti con Mina, Franco Battiato, Mario Biondi e J-Ax.

Come dicevamo ha aperto il concerto di Bob Marley a Milano, esibendosi poi all'Apollo Theatre di New York e partecipando al Crossroads Guitar Festival di Eric Clapton, con cui suona anche a Cava de Tirreni e allo stadio Maradona, raccogliendo fondi per l'Ospedale Pausilipon. Intraprende anche un tour con Pat Metheny, toccando vari palchi d'Italia quali Roma (stadio Olimpico), Torino (Palastampa), Cava de' Tirreni e Milano (al Forum di Assago).

pino daniele eric clapton

Nel 2008 si unì ai vecchi amici Tullio De Piscopo, James Senese, Tony Esposito, Joe Amoruso e Rino Zurzolo per pubblicare l’album Ricomincio da 30, che rappresenta i trent'anni ininterrotti di carriera musicale, ma anche un omaggio all'amico Massimo Troisi. Insieme riprenderanno un tour pazzesco dove faranno sognare i loro fan con i pezzi dei primi tempi, quando vibrava il vero “Tarumbò”. Sarà l’ultimo regalo donato a chi lo amava.


Morirà infatti la sera del 4 gennaio 2015 per problemi cardiaci. La reazione della sua Napoli fu forte e spontanea. Il giorno dopo la gente cantava le sue canzoni in metropolitana, improvvisando cori commoventi e a piazza Plebiscito la sera del 6 gennaio 100'000 persone si riunirono spontaneamente cantando le sue canzoni.

Ci furono due funerali, uno a Roma e uno a Piazza del Plebiscito a Napoli.

L’urna delle sue ceneri è stata esposta per 10 giorni nel Maschio Angioino per consentire alla città di rendergli omaggio, prima di essere trasferita a Magliano, dove viveva.

Una via di Napoli viene chiamata come lui e presso il Museo della Pace -Mamt è stata inaugurata un’esposizione dedicata al cantautore.

pino daniele funerali

Il 7 giugno 2018 allo stadio Maradona si tiene un concerto per ricordarlo con artisti come  Biagio Antonacci, Eros Ramazzotti, Jovanotti, Antonello Venditti, Giorgia, Francesco De Gregori, Fiorella Mannoia, Massimo Ranieri e Tullio De Piscopo, oltre alle band storiche di Vai mo' e Nero a metà.


Nel 2019, durante la seconda serata del 69º Festival di Sanremo, ha ricevuto il premio alla carriera e alla memoria, ritirato dalle due figlie.

Lo scorso 24 novembre 2024, in occasione della partita di campionato Napoli-Roma allo Stadio Diego Armando Maradona, è stato trasmesso in anteprima un inedito di Pino Daniele, Again.



Curiosità su Pino Daniele

-          Mal di te è stata scritta per Serena Grandi

-          Alle elementari era in classe con Enzo Gragnaniello

-          Lui e Gigi d’Alessio malgrado i loro genitori giocassero a carte e avessero inizialmente la stessa casa editrice, non si sono sopportati per anni.

-          Napule è il nuovo inno del Napoli. E pensare che lui al calcio preferiva la pallanuoto e la scherma.

-          il 24 giugno 1984 aprì l'esibizione milanese di Carlos Santana e Bob Dylan.

-          Schizzechea e Sicily si aggiudicarono la Targa Tenco come miglior canzone in dialetto.  

-          Il singolo Io per lei, vendette oltre 800'000 copie, risultando tra gli album più venduti del 1995 in Italia con sei settimane al numero uno in classifica, di cui cinque consecutive, oltre a fargli ottenere la Targa Tenco come miglior album dell'anno.

-                Dimmi cosa succede sulla terra conquistò dieci dischi di platino e risultando il disco più venduto in Italia per otto settimane consecutive e vinse il Festivalbar 1997, Che male c'è premio per miglior singolo.  

-          Nero a metà, il suo miglior album, è stato chiamato così perché dedicato al cantante dell’epoca degli showmen, Mario Musella scomparso poco prima. Nero a metà in quanto figlio di madre napoletana e di padre nativo americano. Il disco che fonde melodie napoletane con blues e jazz, è presente nella classifica dei 100 album italiani più belli di ogni tempo, stilata dalla rivista Rolling Stone Italia nel gennaio del 2012.

-          La canzone Je so pazz in cui si parla di Masaniello è dovuta al fatto che quando veniva punito dalle zie, lo chiudevano in una stanza buia sulle scale, e lui era terrorizzato da una voce che diceva che doveva andarsene. Scoprì successivamente che quella fu un tempo la casa di Masaniello.

-          È autore delle colonne sonore di molti film di Troisi

-          Conobbe sua moglie nel 1992 grazie al suo amico Massimo Troisi, che fece da galeotto tra i due giovani;

-          Nel 2017 una sua chitarra fu messa all’asta e il ricavato di 25mila euro fu devoluto all’Ospedale Pediatrico Santobono di Napoli;

-        Una delle più belle curiosità su Pino Daniele è che il brano Quando era profondamente amato dal suo amico Massimo Troisi, il quale non solo lo aiutò nella composizione del brano, ma addirittura impostò la canzone come suoneria del suo cellulare.

daniele troisi

Appuntamenti con Pino Daniele nel 2025 a Napoli

-          È da poco è uscito il documentario 'Pino' di Francesco Lettieri, basato su una lunga intervista video inedita rilasciata al giornalista Federico Vacalebre.

-          Quest’anno l’artista partenopeo avrebbe compiuto 70 anni e il giorno del suo compleanno, il 19 marzo, al Palazzo Reale ci sarà la mostra “Pino Daniele Spiritual”

-          Per sostenere l'arte ci sarà il 'Musicante Award - Premio Pino Daniele', il contest, ideato dalla Fondazione, che offre a giovani musicisti l'opportunità di emergere e sviluppare la propria carriera.

-          18 settembre 2025 in Piazza del Plebiscito a Napoli si terrà 'Pino è - Il viaggio del musicante', un evento che vedrà sul palco grandi artisti che lo ricorderanno. Il ricavato dell'evento sarà devoluto a sostegno della ricerca oncologica pediatrica

pino daniele massimo troisi

E tu conoscevi Pino Daniele? Qual è la tua canzone preferita?


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