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  • Immagine del redattoreRudy Pesenti

Dieci frasi tratte da film italiani che tengo sempre con me

Ammetto: ho una passione per l'arte italiana. Dalla musica ai film, dai quadri ai libri, tutto parla di qualcosa di noi in modo più intimo rispetto a ciò che arriva da lontano. Per questo mi piace. Ecco dieci frasi tratte da dieci film italiani che mi hanno lasciato qualcosa, non le più belle, ma quelle che mi tornano in mente di tanto in tanto, che mi sono rimaste dentro. Ve le regalo.


I CENTO PASSI - MARCO TULLIO GIORDANA - 2000

I cento passi, film basato sulla storia vera di Peppino Impastato, ucciso dalla mafia il 9 maggio 1978, ci ricorda una cosa importante. Salvaguardare la bellezza. Perché soltanto tornando ad amare la bellezza, cercheremo di salvare e di proteggere tutto ciò che abbiamo intorno, tutto ciò in cui ancora crediamo.

I cento passi

“- E allora, invece della lotta politica, la coscienza di classe, tutte le manifestazioni e 'ste fissarie, bisognerebbe ricordare alla gente cos'è la bellezza, aiutarla a riconoscerla, a difenderla.

- La bellezza?

- La bellezza! E' importante la bellezza, da quella scende giù tutto il resto!”

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NUOVO CINEMA PARADISO - GIUSEPPE TORNATORE - 1988

Sullo sfondo sempre la Sicilia del primo dopoguerra, una terra che cambia. Un piccolo cinema di paese, le prime pellicole e un bambino sognante che si chiede cosa ci sia dietro quelle immagini. Totò fa amicizia così con Alfredo, che gli insegnerà ad amare la cabina di trasmissione del Cinema Paradiso.

Nuovo cinema paradiso

"Non tornare più, non ci pensare mai a noi, non ti voltare, non scrivere.

Non ti fare fottere dalla nostalgia, dimenticaci tutti.

Se non resisti e torni indietro, non venirmi a trovare, non ti faccio entrare a casa mia.

O' capisti?

Qualunque cosa farai, amala, come amavi la cabina del Paradiso quando eri picciriddu."

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LA GRANDE BELLEZZA - PAOLO SORRENTINO - 2013

Vincitore del Premio Oscar come miglior film straniero, La Grande Bellezza è un meraviglioso film ricco di spunti e di interessanti riflessioni sulla vita. Sicuramente un grandissimo film del grandissimo regista che è Paolo Sorrentino.

la grande bellezza monologo

“Finisce sempre così. Con la morte. Prima, però, c'è stata la vita, nascosta sotto il bla bla bla bla bla. È tutto sedimentato sotto il chiacchiericcio e il rumore. Il silenzio e il sentimento. L'emozione e la paura. Gli sparuti incostanti sprazzi di bellezza. E poi lo squallore disgraziato e l'uomo miserabile. Tutto sepolto dalla coperta dell'imbarazzo dello stare al mondo. Bla. Bla. Bla. Bla. Altrove, c'è l'altrove. Io non mi occupo dell'altrove. Dunque, che questo romanzo abbia inizio. In fondo, è solo un trucco. Sì, è solo un trucco.”

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RADIOFRECCIA - LUCIANO LIGABUE - 1998

Non so chi avrebbe creduto a Luciano Ligabue regista. Ma lui mette in piedi un film che in poco tempo diventa un cult generazionale, sicuramente aiutato dalla performance incredibile di Stefano Accorsi. Lascio qui sotto il celeberrimo e iconico monologo alla radio.

radiofreccia monologo

"Buonanotte... Qui è Radio Raptus e io sono Benassi, Ivan. Forse lì c'è qualcuno che non dorme, beh comunque che ci siate oppure no, io c'ho una cosa da dire. Oggi ho avuto una discussione con un mio amico, lui... Lui e' uno di quelli bravi, bravi a credere in quello in cui gli dicono di credere. Lui dice che se uno non crede in certe cose non crede in niente. Be' non è vero. Anch'io credo.

Credo nelle rovesciate di Bonimba, e nei riff di Keith Richards.

Credo al doppio suono di campanello del padrone di casa che vuole l'affitto ogni primo del mese.

Credo che ognuno di noi si meriterebbe di avere una madre e un padre che siano decenti con lui almeno finché non si sta in piedi.

Credo che un'Inter come quella di Corso, Mazzola e Suarez non ci sarà mai più, ma non è detto che non ce ne saranno altre belle in maniera diversa.

Credo che non sia tutto qua, però prima di credere in qualcos'altro bisogna fare i conti con quello che c'è qua, e allora mi sa che crederò prima o poi in qualche Dio.

Credo che se mai avrò una famiglia sarà dura tirare avanti con trecento mila al mese, però credo anche che se non leccherò culi come fa il mio caporeparto difficilmente cambieranno le cose.

Credo che ci ho un buco grosso dentro, ma anche che il rock'n'roll, qualche amichetta, il calcio, qualche soddisfazione sul lavoro, le stronzate con gli amici ogni tanto questo buco me lo riempiono.

Credo che la voglia di scappare da un paese con ventimila abitanti vuol dire che hai voglia di scappare da te stesso, e credo che da te non ci scappi neanche se sei Eddy Merckx.

Credo che non è giusto giudicare la vita degli altri, perché comunque non puoi sapere proprio un cazzo della vita degli altri. Credo che per credere, certi momenti ti serve molta energia."

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CHIEDIMI SE SONO FELICE - ALDO GIOVANNI E GIACOMO - 2000

Il trio comico di Aldo, Giovanni e Giacomo supportati da Massimo Venier mettono in scena quello che forse è il loro film più riuscito. Perché si ride, tanto. Ma sullo sfondo c'è una storia dolce e amara di un'amicizia intensa e vissuta che d'un tratto è terminata. Alla fine ci si emoziona. Le musiche di Samuele Bersani sono perfette per le atmosfere che si vivono all'interno della pellicola. La frase che ho scelto è quella della spiegazione della teoria del piano inclinato, un momento importante per la riuscita dell'intero film.

chiedimi se sono felice piano inclinato

"Avete presente la teoria del piano inclinato? No? Ve la spiego. Se mettete una pallina su un piano inclinato la pallina comincia a scendere, e per quanto impercettibile sia l'inclinazione, inizia correre e correre sempre più veloce. Fermarla, è impossibile. Ma per fortuna gli uomini non sono palline: basta un gesto, un'occhiata, una frase qualsiasi a fermare il corso delle cose."

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IL PRIMO GIORNO DELLA MIA VITA - PAOLO GENOVESE - 2023

Un film molto intenso, che porta sullo schermo il delicato argomento del suicidio. Una visione che rimane anche dopo qualche ora averla terminata. Cosa succederebbe se potessi avere la possibilità di tornare indietro di qualche giorno?

Tony Servillo e Valerio Mastandrea su tutti compongono un cast a cui è impossibile restare indifferenti.

il primo giorno della mia vita

"Io quando sto male faccio sempre un gioco. Mi guardo intorno, osservo le persone, quel poliziotto per esempio, quella mamma, quel tassista, quella coppia, e penso che tra…Ottanta, cento anni non ci saranno più, non ci sarà nessuno di loro, ma proprio nessuno. Non ci sarà più quel bambino con il palloncino di Daffy Duck, né quella donna che litiga al telefono con chi sa chi. Non ci sarai tu e non ci sarò io. Saremo tutti sostituiti da altrettante persone con altrettanti affanni, problemi, speranze, paure E fra altri cent’anni da altri ancora. E probabilmente seduti su questi scalini ci saranno di nuovo una ragazza che piange e un ragazzo che dice stupidaggini. Pensa quanto siamo sostituibili.

Però siamo anche un po’ unici, perché la nostra storia non sarà mai uguale a quella di nessun altro."

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IL MIO NOME È NESSUNO - TONINO VALERII - 1973

Dopo il grande successo di Lo chiamavano Trinità e Continuavano a chiamarlo Trinità in coppia con Bud Spencer, Terence Hill viene chiamato nel ruolo di protagonista in questo capolavoro western con un eterno Henry Fonda a fargli da nemico. Un autentico successo, un film assolutamente da recuperare per gli amanti del genere.

il mio nome è nessuno eroe

"Perché vuoi farmi diventare un eroe?"

"Ma lo sei già. Ti manca solo un gran finale, ti manca l'impresa da leggenda"

"Quello che non riesco a capire è perchè a te interessa tanto"

"Un uomo che è un uomo deve pur credere in qualcosa"

"Nella vita ho incontrato di tutto, ladri, assassini, preti e preti spretati, ricattatori, ruffiani, perfino qualche uomo onesto, ma uomini soltanto mai"

"Proprio di quelli parlo: non si incontrano quasi mai, ma sono gli unici che contano"

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CHIAMAMI COL TUO NOME - LUCA GUADAGNINO - 2017

Film ambientato negli anni '80 delle campagne del nord Italia, un amore estivo vissuto con i suoi drammi e le sue benedizioni. E la sua fine, con il padre che consola il figlio in un bellissimo monologo spiegando lui che la via migliore per spingere via il dolore, in fondo, è l'accettazione.

chiamami col tuo nome monologo

"Strappiamo via così tanto di noi per guarire in fretta dalle ferite, che finiamo in bancarotta già a trent'anni e abbiamo meno da offrire ogni volta che troviamo una persona nuova. Ma forzarsi a non provare niente per non provare qualcosa, che spreco! Ho parlato a sproposito? Allora dico un'ultima cosa per chiarire meglio. Forse ci sono andato vicino, ma non ho mai avuto una cosa così. Qualcosa mi ha sempre frenato prima. Si è messa di mezzo. Come vivrai saranno affari tuoi, però ricordati: il cuore e il corpo ci vengono dati soltanto una volta. E in men che non si dica, il tuo cuore è consumato, e -quanto al tuo corpo- a un certo punto nessuno più lo guarda, né ancora meno ci si avvicina. Tu, adesso, senti tristezza. Dolore. Non ucciderli, al pari della gioia che hai provato"

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LIBERI - GIANLUCA MARIA TAVARELLI - 2003

Elio Germano, Nicole Grimaudo, Luigi Maria Burruano compongono un cast per un film decisamente piacevole, che ha ottenuto meno successo di quello che avrebbe meritato. La libertà dalle proprie paure, dalle proprie ansie, dalle proprie frustrazioni. Questo è essere veramente liberi.

liberi frasi

"E sai una cosa socio, sei tu che non ti fidi di te stesso, ed è per questo che passi il tuo tempo ad occuparti degli altri, per non occuparti di te, per non guardarti dentro"

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LA TIGRE E LA NEVE - ROBERTO BENIGNI - 2005

Roberto Benigni, Jean Reno, in quello che considero un grandissimo capolavoro che è stato messo da parte dalla critica per i temi trattati. Lo sfondo di un amore, di un'amicizia, della guerra in Iraq. Delle tragedie della guerra. Più che mai attuale.

la tigre e la neve

"Se muore lei, per me tutta questa messa in scena del mondo che gira, possono anche smontare, portare via, schiodare tutto, arrotolare tutto il cielo e caricarlo su un camion col rimorchio, possiamo spengere questa luce bellissima del sole che mi piace tanto... Ma tanto... Lo sai perché mi piace tanto? Perché mi piace lei illuminata dalla luce del sole, tanto... Possono portar via tutto questo tappeto, queste colonne, questo palazzo... La sabbia, il vento, le rane, i cocomeri maturi, la grandine, le 7 del pomeriggio, maggio, giugno, luglio, il basilico, le api, il mare, le zucchine..."

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