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Immagine del redattoreIvana Ferriol

Le 50 più belle canzoni degli anni '90


Tanto lo so che le cantate ancora con nostalgia e ognuno di voi ha una canzone di quel periodo che si porta nel cuore, che lo riporta indietro nel tempo. In questo articolo cercherò di parlarvi delle canzoni che ricordo con più affetto. Ma se ve ne vengono in mente altre, scrivetemelo nei commenti.


Ma come si ascoltava la musica negli anni 90?

Negli anni ’90 non c’era Spotify e neanche Youtube, non c’erano i lettori digitali, la musica l’ascoltavi con le audiocassette e i walkman oppure la registravi alla radio. Era l’epoca in cui creavi compilation per regalarle a un amico. Le audiocassette le ascoltavamo fino a consumarle. Ma senza che nessuno ce lo insegnasse, avevamo imparato un po’ tutti a ripararle: quando si rovinava il tampone, lo sostituivamo con ovatta. O il nastro plastico che si attorcigliava, lo riavvolgevamo con l’aiuto di una penna. Un altro modo di ascoltare musica era tramite i canali MTV. Ricordate i primi VJ? Daniele Bossari, Victoria, Marco, Andrea e tanti altri.

E il Festivalbar che aspettavamo tutto l’anno? Ma ve lo ricordate che bello? La musica aveva un altro sapore e forse era dovuto proprio al fatto che non era così accessibile come lo è oggi. E forse per questo veniva apprezzata di più.

Dove sono i programmi di musica e dove sono finiti i negozi di musica? Quanti ne sono rimasti?


Che nostalgia riascoltare le canzoni degli anni 90

Si usciva dalla guerra fredda, un anno prima cadeva il muro di Berlino e la gente tornava a vivere di leggerezza senza la paura di una guerra improvvisa. Finiva la Prima Repubblica, lo scandalo mani pulite. Era un tempo di passaggio per la nostra società che si preparava a qualcosa di nuovo, c’era la speranza del bello. La musica rifletteva la voglia di vivere di amare e di spensieratezza.

Era il periodo delle boyband, della musica dance, quella che ti fa ballare anche se non vorresti. I successi sono davvero tanti. Ma in questo articolo mi limiterò a parlare di quelli italiani.

Elio e le storie tese, Vasco Rossi, Articolo 31, Laura Pausini, Lucio Dalla, Guccini, Vecchioni ma ancora gli 883, Paola Turci, Ligabue, Laura Pausini, Eros, Raf, Grignani, Massimo di Cataldo e tanti altri. Impossibile elencarli tutti, cercherò di fare una selezione personale, di quali sono le canzoni che mi ricordano di più quel periodo.



1) 883 - Gli anni - 1995

“Il tempo passa per tutti lo sai,

nessuno indietro lo riporterà

neppure noi”

gli anni

Gli anni è una canzone che parla della nostalgia per il mito della giovinezza trascorsa guardando il Real Madrid, Happy Days, ricordando i jeans Roy Roger’s e lo stare in giro sugli scooter.

Questa canzone è diventata una sorta di brano simbolo del gruppo. Ma è diventata anche la canzone più amata di un’intera generazione.


2) Ligabue - Certe Notti - 1995

"Certe notti la macchina è calda

E dove ti porta lo decide lei

Certe notti la strada non conta

E quello che conta è sentire che vai"

certe notti

Ballata rock firmata da Luciano Ligabue che descrive il modo di vivere e interpretare la notte da parte del cantautore. È la canzone che per antonomasia tutti cantiamo, ricordando con nostalgia le notti passate in giro con gli amici, assaporando la spensieratezza e la libertà di momenti che diventeranno ricordi di tutta una vita.

Fabrizio De André ha detto di lui: “Mai visto un musicista comunicare col pubblico come sa fare Luciano”

Di Ligabue come si fa a non citare Ho messo via, Hai un momento dio, Urlando contro il cielo...

Curiosità: Luciano Ligabue nel ‘97 ha debuttato come regista con il film Radiofreccia che vede protagonista Stefano Accorsi. Un film diventato un’altra icona cinematografica di quegli anni. Vive ancora a Correggio a Via Porta Brennone.

«Qui esistono dei campi dove nelle notti d’estate puoi fermarti a guardare le lucciole».

Ama il numero 7, numero di lettere del suo nome e cognome, è stato il primo musicista italiano ad esibirsi per 7 volte in 10 giorni nella stessa città. La prima volta è stata nel 2007 a Roma, dal 17 al 26 novembre. Nel 2005 ha conquistato il record europeo di spettatori paganti (165264 spettatori a Campovolo), un primato mantenuto per dodici anni. E i suoi figli si chiamano tutti con nomi che iniziano per L perché secondo suo padre portava fortuna.


3) Lucio Dalla - Attenti al lupo - 1990

"Amore mio è arrivata l'estate,

e noi due qui distesi a far l'amore

in mezzo a questo mare di cicale,

questo amore piccolo così

ma tanto grande che mi sembra di volare"

attenti al lupo

Tutti conosciamo Lucio Dalla, ma pochi sanno che ha suonato con Jimmy Hendrix ed era vicino di casa di Franco Battiato. Amava inventare soprannomi per tutti. Lui stesso ne aveva tanti e anche al citofono aveva un nome inventato. Punto di riferimento per tanti cantanti dell’epoca, negli anni 90 canta Attenti al lupo, scritta da Ron, una canzone apparentemente leggera ma che nasconde significati profondi sulla vita. Si fondono le fiabe con la vita e il bosco rappresenta la vita con i suoi pericoli nascosti e come in ogni storia c’è qualcuno o qualcosa che va protetto, in questo caso è un sogno. Anche se la vita è una catena (fa soffrire), vale la pena attraversare il bosco perché dopo si trova una radura, dove due innamorati fanno l’amore tra le cicale, un luogo di amore e spensieratezza che dà senso a tutte le difficoltà affrontate.


4) Vasco Rossi - Senza parole - 1994

"E ho guardato la televisione

E mi è venuta come l'impressione

Che mi stessero rubando il tempo e che tu

Che tu mi rubi l'amore

Ma poi ho camminato tanto e fuori

C'era un gran rumore

Che non ho più pensato a tutte queste cose"

senza parole

Vasco Rossi è uno dei grandi miti della musica italiana, è davvero difficile scegliere quali delle sue canzoni possono considerarsi icona musicale degli anni 90. In ogni canzone, Vasco, con linguaggio semplice, riesce a comunicare emozioni, attraverso racconti di storie di vita reale. Per questo suo talento comunicativo, ha ottenuto una laurea honoris causa in Scienze della comunicazione dall’Università IULM di Milano nel 2005. Pochi sanno che suo padre ha deciso di chiamarlo così in ricordo di un commilitone di nome Vasco che era prigioniero insieme a lui in un campo di concentramento tedesco. Vasco è stato anche uno dei primi pionieri della radio libera in Italia. Si chiamava Punto Radio. Erano i tempi delle frequenze Fm pirata. E Vasco trasmetteva musica come quella dei Genesis o Pink Floyd che non passavano sulle radio ordinarie.

Senza parole. anno 1999, racconta di un amore, di una donna che lo ha tradito e il dolore è inspiegabile. Ma nonostante tutto, a volte basta uscire di casa, guardare il sole e in un attimo dimentichiamo tutto quello che non va:

“E va bene cosi, senza parole.”

Il tutto viene percepito attraverso un’immediatezza comunicativa che solo Vasco può. In questo decennio nascono anche capolavori come Io no, Sally, Vivere: impossibile sceglierne una.


5) Gianluca Grignani - La mia storia tra le dita - 1994

"Si dice che

Per ogni uomo

C'è un'altra come te

E al posto mio

quindi tu troverai qualcun altro

Uguale no, non credo io"

grignani

È il 1994 e nasce una delle canzoni più amate di Gianluca Grignani, scritta dopo una storia finita male e diventerà uno dei più grandi successi del cantautore. In quegli anni, scriverà altri brani molto apprezzati, come falco a metà, destinazione paradiso, fabbrica di plastica, canzoni apparentemente diverse tra loro ma con un minimo comune multiplo che è quello di descrivere con sincerità il lato buio dell’essere umano: tutta la sofferenza e il senso di incomprensione e solitudine che viviamo nella nostra società.


6) Nino Bonocore - Scrivimi - 1990

“Scrivimi, e se non sai come dire

se non trovi le parole

non ti devi preoccupare

io saprò capire”

bonocore

Un successo del 1990, scritto dal cantante napoletano Adelmo Buonocore, in arte Nino Buonocore.

La canzone riflette sul desiderio di comunicazione e connessione di fronte alla solitudine e all'indifferenza. Il testo esprime il desiderio di ricevere una lettera o un messaggio da qualcuno, come modo per sentirsi meno vulnerabili e più connessi al mondo.


7) Pino Daniele - Quando - 1991

"Tu dimmi quando, quando

Non guardarmi adesso amore

Sono stanco

Perché penso al futuro

Tu dimmi quando, quando

Siamo angeli che cercano un sorriso

Non nascondere il tuo viso

Perché ho sete, ho sete ancora, ho sete ancora"

pino daniele

Una canzone che tutti conosciamo ma pochi sanno che quando Pino Daniele la fece ascoltare per la prima volta a Massimo Troisi, il testo era un po’ diverso Inizialmente il brano riportava i versi "e vivrò, sì vivrò, tutto il giorno per vederti ballare / fra i ricordi di una vita normale", poi sostituiti, su suggerimento dello stesso Troisi, con "e vivrò, sì vivrò/ tutto il giorno per vederti andar via / fra i ricordi e questa strana pazzia".

La canzone è diventata la colonna sonora del film “Pensavo fosse amore, invece era un calesse”.

Curiosità: la frase particolare: c’è una frase che secondo Giuliano Sangiorgi è la più bella mai scritta in una canzone: “Chi vuole un figlio non insiste”

Il frontman dei Negramaro era un grande fan e amico di Pino Daniele. Lo scorso 15 giugno allo Stadio Diego Armando Maradona di Napoli, Giuliano Sangiorgi ha ricevuto dalla Fondazione Pino Daniele Ets, il premio speciale Musicante Award dedicato a Pino Daniele, ovvero una chitarra del cantante.


8) Umberto Tozzi - Gli altri siamo noi - 1991

"Noi che stiamo in comodi deserti

Di appartamenti e di tranquillità

Lontani dagli altri, ma tanto prima o poi

Gli altri siamo noi"

tozzi ritiro

Questa canzone affronta il tema del razzismo, parlando di integrazione e solidarietà, di quanto ognuno di noi è speciale nella sua unicità ma proprio per questo siamo tutti uguali. La canzone ha vinto il Premio Recanati per la frase:

"I muri vanno giù al soffio di un'idea, Allah come Gesù in Chiesa o dentro una Moschea".


9) Raf - Due - 1993

"Fermo al rosso di un semaforo

Sei tu che cerco nella gente

A piedi in taxi o dentro gli autobus

Due occhi che ti guardano e poi via

Come forti raffiche

Perdersi nel traffico

E un clacson dopo l'altro chissà"

raf due

Raffaele Riefoli in arte Raf è uno dei cantanti più ascoltati in radio negli anni 90, con canzoni come Battito animale, Stai con me, Sei la più bella del mondo ma anche la romantica “Mi rubi l’anima” cantata in duetto con una giovane Laura Pausini.

Due è la canzone che più ho amato di quel periodo, le parole ti portano nel traffico, tra i semafori, parlando di un desiderio di amore e connessione intima in un mondo che corre veloce, in cui bisogna lottare per mantenere relazioni significative.

Curiosità: di origini pugliesi, pochi sanno che per seguire la sua passione per la musica, si trasferì a Londra e fondò il gruppo Cafè Caracas.


10) Antonello Venditti - Altamarea - 1991

"Sei il mistero profondo, la passione, l'idea

sei l'immensa paura che tu non sia mia"

venditti

È una delle canzoni più iconiche degli anni '90. Pochi sanno che la canzone è in realtà una cover di Don't Dream It's Over del gruppo neo zelandese Crowded House. Nella versione italiana, Venditti racconta di essersi ispirato al paesaggio del Monte Argentario. I versi evocano ricordi nostalgici di un amore e la paura di perderlo. Nel videoclip compare una giovane Angelina Jolie.

Curiosità su Antonello Venditti: super tifoso della Roma, ha esordito con De Gregori e Lucio Dalla (a cui ha dedicato la canzone “ci vorrebbe un amico”) infatti Lucio Dalla lo aiutò a riprendersi dopo la fine della storia con Simona Izzo. Negli ultimi anni ha intrapreso un tour insieme all’amico di vecchia data Francesco De Gregori, riscuotendo un grande successo. Siamo abituati a vederlo in pubblico sempre con i suoi inconfondibili occhiali Rayban che in realtà sono da vista. Sembra che l’idea di utilizzarli come “vestito di scena” derivi dall’incontro con una ragazza negli anni 70 che gli spiegò che venivano usati dai bombardieri

americani. Lui decise di trasformare un simbolo che era di guerra, in qualcosa che potesse evocare la musica e la pace.


11) Mia Martini - Gli uomini non cambiano - 1992

"Gli uomini non cambiano:

prima parlano d'amore e poi ti lasciano, da sola.

Gli uomini ti cambiano

e tu piangi mille notti di perché.

invece, gli uomini ti uccidono

e con gli amici vanno a ridere di te"

mia martini

Una canzone di Mia Martini, Mimì, un testo straziante che grida la sofferenza mista a rabbia di una donna che è stata tradita dal suo uomo. I versi riflettono di come le donne siano quasi destinate a soffrire nelle relazioni con gli uomini, a partire da quella con il padre.

Una canzone che ancora oggi è un po’ simbolo di tutte le donne.


12) Niccolo' Fabi - Lasciarsi un giorno a Roma - 1998

"Ricordati che c'è

differenza tra l'amore e il pianto

e fatti un regalo almeno ogni tanto e poi se puoi

La vita può cambiare in un momento

mi fa paura e anche se

il pavimento del paradiso sei per me"

fabi

Cosa hanno in comune Mozart, Verdi, Mick Jagger e Niccolò Fabi? Ve lo dico io

tutti utilizzano una frequenza particolare capace di attivare le onde alpha nel nostro cervello, cioè la 432 hz ritenendola quella più vicina all’accordatura naturale, capace di regolarizzare il respiro, il battito cardiaco e combattere lo stress. Niccolò Fabi diventa famoso a Sanremo come esordiente con la sua canzone più ironica di sempre “Capelli”. Nel 1998, Niccolò si ripresenta al Festival di Sanremo con Lasciarsi un giorno a Roma, una canzone che musicalmente si differenzia da quelle presentate in precedenza destinata a diventare una canzone senza tempo. Il brano racconta la storia di un amore che finisce, e viene narrata dal punto di vista di chi ha lasciato.


13) Andrea Bocelli - Con te partirò - 1995

“Quando sono solo

sogno all'orizzonte

e mancan le parole,

Si lo so che non c'è luce

in una stanza quando manca il sole,

se non ci sei tu con me, con me.“

bocelli

Brano di Andrea Bocelli che è a cavallo fra musica leggera ed operistica, divenuto famoso in tutto il mondo, apprezzato anche da chi non ama particolarmente la musica classica. È un altro brano nato negli anni ’90 di cui non riusciamo più a farne a meno. I versi parlano di come due persone stando insieme, riescano a rendere luminosi anche i giorni più bui. Si parla della possibilità di condividere esperienze insieme anche se il mondo pensa sia impossibile.

Pochi sanno che il Cantante ha ricevuto una stella sulla Hollywood Walk of Fame.


14) Franco Battiato - La cura - 1996

“Ti porterò soprattutto il silenzio e la pazienza.

Percorreremo assieme le vie che portano all'essenza.

I profumi d'amore inebrieranno i nostri corpi,

la bonaccia d'agosto non calmerà i nostri sensi.”

la cura battiato

Scritta da Franco Battiato, insieme al filosofo Manlio Sgalambro. È una delle canzoni più importanti dell’artista. Ci sono varie interpretazioni: non si sa se si riferisce all’amore per una donna, a sua mamma malata di Alzheimer o al suo rapporto con Dio. Di certo se cerchi un modo di dire ti amo senza dirlo, questa è la canzone giusta da dedicare.

Curiosità: suo padre lavorava a New York e morì quando lui aveva 19 anni, era convinto che il suo cagnolino fosse la reincarnazione di suo padre.

Amava dipingere ma non si definiva un pittore ma uomo che ama dipingere, e che la pittura serve al miglioramento di sé. Sulla politica diceva:

«Non sono né di destra né di sinistra, sto in alto. E sono per l’essere umano e per gli esseri umani. Che mi piacciono, attenzione».


15) Samuele Bersani - Spaccacuore - 1994

"Ma non riesco a sciogliermi

Ed è per questo che son qui

E tu lontana dei chilometri

Che dormirai con chi sa chi

Adesso lì

Ma non pensarmi più

Ti ho detto di mirare

L’amore spacca il cuore!"

spaccacuore

Brano Scritto nel 1994 dal cantautore Samuele Bersani, colonna sonora del film chiedimi se sono felice. Il testo parla di un amore finito. Il protagonista dichiara di non esser riuscito ad esprimere i propri sentimenti durante la storia, causando così la fine. Ma ora lui sta così male che la invita a sparare per metter fine alla sua agonia.


16) Carmen Consoli - Quello che sento - 1995

“Ho bisogno di stare con te,

regalarti le ali di ogni mio pensiero”

consoli quello che sento

Di Carmen Consoli, tutti ricorderanno amore di plastica, confusa e felice ma la mia preferita rimane questa. Questa canzone parla della difficoltà di descrivere agli altri il proprio stato d’animo. Del desiderio di voler donare all’altro le ali dei nostri pensieri affinché possa capirci.


17) Lunapop - 50 special - 1999

"Ma quanto è bello andare in giro per i colli bolognesi

Se hai una Vespa Special che i toglie i problemi"

lunapop

Il testo e la musica della canzone sono stati scritti dal frontman del gruppo Cesare Cremonini, il quale ha raccontato di aver scritto la canzone poco prima dell'esame di maturità, ispirato dal libro Jack Frusciante è uscito dal gruppo di Enrico Brizzi. La canzone vince disco di platino.

50 special è una canzone allegra che esprime la gioia e il divertimento di quando si correva con la vespa con i propri amici, dove lo scooter diventa una consolazione a una vita deludente.

Appartiene all’album Squeerez che ha venduto più di un milione di copie. Oggi Cesare Cremonini è un cantante molto amato che continua a incantare con i suoi concerti.


18) Niccolo' Fabi & Max Gazzé - Vento d’estate - 1998

"Ho pensato al suono del suo nome

A come cambia in base alle persone

Ho pensato a tutto in un momento

Ho capito come cambia il vento"

vento d'estate

Siamo nel 1998 e Niccolò Fabi e Max Gazzè, decidono di scrivere una canzone insieme. Nel video si vedono i due cantautori intenti a pedalare lungo una strada che porta al mare. La melodia e le parole trasmettono quella spensieratezza tipica dell’estate. E come dice la canzone, il consiglio latente è di viversi l’estate senza ansie perché tanto tutto cambia, proprio come cambia il vento. Insieme a Daniele Silvestri hanno scritto “Il padrone della festa” che ha riscosso un grande successo, con cui si sono esibiti in due mega concerti, nel giro di 10 anni.


19) Claudio Baglioni - Mille giorni di te e di me - 1990

“Quell’attimo di eterno che non c’è”

mille giorni di te e di me

In questi versi senti tutta la malinconia di una storia finita e di un reinnamoramento nel momento dell’addio. La canzone è nata 8 anni prima che fosse registrata perché ai collaboratori di Claudio Baglioni non piaceva. Nasce dall’idea che un uomo, quando si innamora davvero, cerca di nascondersi nella donna e di nascondere il loro amore al mondo. Una canzone è autobiografica (ricordiamo che in quegli anni, ufficializzava la fine del suo matrimonio e la storia con la sua attuale compagna)

“Chi ci sarà dopo di te respirerà il tuo odore pensando che sia il mio”: e questo è un verso a cui sono particolarmente affezionato perché penso che la memoria abbia un odore, l’assenza delle persone si misura ancora con il loro profumo.»

(Claudio Baglioni)


Curiosità:

Claudio Baglioni ha un’estensione vocale di 3 ottave e mezzo, può toccare note basse, passando da baritono a mezzo soprano femminile.


20) Laura Pausini - La Solitudine - 1993

"Tuo padre e suoi consigli che monotonia

Lui con il suo lavoro ti ha portato via

Di certo il tuo parere non l'ha chiesto mai

Ha detto un giorno tu mi capirai"

la solitudine

Una canzone che si odia o si ama ma è innegabile che sia stata un tormentone degli anni '90. Ed è da qui che è nata la carriera di Laura Pausini e, probabilmente, all’epoca non poteva immaginare che sarebbe divenuta una star di fama mondiale.


21) Ligabue/Jovanotti/Piero Pelù - Il mio nome è mai più - 1999

"E voglio il nome di chi si impegna

a fare i conti con la propria vergogna.

Dormite pure voi che avete ancora sogni

E voglio i nomi di chi ha mentito

di chi ha parlato di una guerra giusta

io non le lancio più le vostre sante bombe"

il mio nome è mai più

Si tratta del singolo più venduto in Italia del 1999.

Il mio nome è mai più è una canzone di Ligabue, Jovanotti e Piero Pelù che esprime un messaggio di pace e di contrarietà a ogni guerra. Il brano fu ispirato dalla guerra nell'ex Jugoslavia in particolar modo l'intervento militare della NATO che ha stimolato la creazione dell'inedito progetto LigaJovaPelù, spinti dal desiderio di saper convivere e dialogare. Il titolo significa che la parola guerra dovrebbe essere "mai più" pronunciata. Ricordo ancora il videoclip che passava su MTV dove si vedevamo i visi dei tre cantanti contrariati e arrabbiati, stufi di sentir parlare di bombe che uccidevano i civili. Una canzone che ricorda anche il clima che stiamo vivendo da un po’.


22) Frankie Hi-NRG - Quelli che benpensano - 1997

"Sono tanti, arroganti coi più deboli, zerbini coi potenti

Sono replicanti, sono tutti identici, guardali

Stanno dietro a maschere e non li puoi distinguere

Come lucertole s'arrampicano, e se poi perdon la coda la ricomprano

Fanno quel che vogliono si sappia in giro fanno

Spendono, spandono e sono quel che hanno"

quelli che benpensano

Questa canzone di Frankie parla della figura dello Yuppie, l’arrampicatore sociale, descritto come una lucertola che si arrampica con il solo obiettivo di vincere e di non far partecipare nessuno al gioco. Perché l’unica regola è essere scaltri.


23) Silvia Salemi - A casa di Luca - 1997

“Sai che dovresti venirci anche tu

Anche se a casa stai comodo

Ma questa è un'era subdola

Che ti inchioda il cuore

E la vita ad un televisore”

silvia salemi

Silvia Salemi canta “A casa di Luca” al Festival di Sanremo del 1997. Una cantante di grande talento che non ha avuto il successo che avrebbe meritato. A casa di Luca rappresentava la casa di un qualsiasi nostro amico dove ci si aggregava con amici cari trascorrendo serate spensierate. E tutti ascoltandola inevitabilmente ricordavamo di una serata piacevole passata cantando in compagnia.


24) Edoardo Bennato & Gianna Nannini - Un’estate italiana - 1990

"Forse non sarà una canzone

A cambiare le regole del gioco

Ma voglio viverla così quest'avventura

Senza frontiere e con il cuore in gola"

un'estate italiana

Canzone cantata da Edoardo Bennato e Gianna Nannini, diventata poi inno del campionato mondiale di calcio che si svolse nel 1990 in Italia. Fu ai primi posti delle classifiche mondiali, vincendo il disco di platino e anche il disco d’oro.


25) Marco Masini - T’innamorerai - 1993

“Della libertà degli amici tuoi

te ne fregherai quando t’innamorerai

..

Chi ti difenderà dal buio della notte,

da questa vita che non dà quel che promette”

masini

T’innamorerai è uno dei successi di Masini, cantante che ha dovuto fare i conti con l’emarginazione e la censura per aver avuto il coraggio di cantare brani come vaffanculo in cui parla delle sue difficoltà nel fare carriera e pezzi come bella stronza. Masini si è sempre distinto per il suo modo di cantare straziante sofferente, le sue canzoni cantano il dolore e la rabbia davanti alle delusioni della vita.


26) Negrita - Ho imparato a sognare - 1997

"Ho imparato a sognare,

quando inizi a scoprire

che ogni sogno

ti porta più in là

cavalcando aquiloni,

oltre muri e confini

ho imparato

a sognare da là"

negrita

Pochi sanno che i Negrita inizialmente si chiamavano gli inudibili. Gran parte del loro successo è dovuto ad Aldo, Giovanni e Giacomo che hanno scelto le loro canzoni per il film Tre uomini e una gamba. Ho imparato a sognare è una delle colonne sonore del film ed è un testo commuovente che parla di quanto sia difficile realizzare i propri sogni e del potere trasformativo delle nostre aspirazioni.


27) Max Gazzè - Una musica può fare - 1999

"Una musica può fare

Salvarti sull'orlo del precipizio

Quello che la musica può fare"

gazzé

Massimiliano Gazzè è nato a Roma e ha vissuto parte della sua adolescenza a Bruxelles, a causa del lavoro di suo padre che era ambasciatore e questo periodo influirà molto sulla sua musica. Il vero successo inizierà quando ritornerà a Roma, in quel periodo collaborava con Alex Britti, Niccolò Fabi, Daniele Silvestri. Una musica può fare è una canzone profonda che attribuisce alla musica il potere di purificare, dare dignità, salvare le persone sull’orlo del precipizio. Il ritmo è ritmato e ballabile.


28) Daniele Silvestri - Le cose in comune - 1995

"Le cose che abbiamo in comune sono 4850

Le conto da sempre.

Abbiamo due braccia, due mani, due gambe, due piedi

Due orecchie ed un solo cervello

Soltanto lo sguardo non è proprio uguale

Perché il mio è normale, ma il tuo

È troppo bello"

silvestri

Daniele Silvestri nasce come musicista jazz, I suoi testi, apparentemente leggeri, nascondono in realtà profonde riflessioni. “le cose che abbiamo in comune” è una canzone ritmata, quasi parlata in cui si riflette in modo ironico sull’importanza della condivisione, che permette la libera circolazione di idee ed è alla base di ogni rapporto.


29) Alex Britti - Solo una volta (O tutta la vita) - 1998

"E mentre gli altri ancora dormono

Magari sognano di noi

E mentre il cielo si schiarisce

Noi guarderemo stanotte che finisce"

britti

Alex Britti sin da piccolo era molto legato alla sua chitarra da cui si separerà forzatamente solo durante il servizio militare. Di recente ha dichiarato di aver imparato da autodidatta e di non aver mai voluto studiare chitarra per non perdere l’istinto. Inizialmente entrò nel mondo della musica rimanendo nell’ombra: scriveva testi per Sergio Cammariere e aprì il concerto di B.B. King. Poi finalmente arriva il successo con Solo una volta.


30) Articolo 31 - Tranqi funky - 1996

"Sono in posizione,

portare il funky nella mia nazione

è la mia missione,

se vuoi darmi una mano fatti avanti,

scendi in pista tranqui e ballati 'sto funky"

articolo 31

Pochi sanno che inizialmente dovevano chiamarsi articolo 21, cioè l’articolo sulla libertà di parola. Ma poi hanno deciso di chiamarsi Articolo 31 in riferimento alla Section 31 del Broadcasting Authority Act, legge nordirlandese del 1976 che permetteva ai soli partiti politici autorizzati dal Governo a parlare in tv, radio o altri mezzi di comunicazione. L’album Così com’è è il primo disco rap italiano pubblicato da una major, che ha ottenuto il disco di diamante. La canzone tranqi funky invita gli ascoltatori a rilassarsi e lasciar andare le loro inibizioni.


31) Paola Turci – Sai che è un attimo - 1997

"Più vicino per dirmi che non lo fai più

Non è quello che fai ma come sei tu

Dai dai dimmi allora chi sei

Più ti odio più sento che ti vorrei

Sai che è un attimo

Bye bye, ma tornerei

E in un momento

Sei già dentro questo cuore"

turci

Paola Turci è considerata un’icona del rock italiano. Il suo rimpianto è di aver rifiutato di cantare “almeno tu nell’universo” data poi a Mia Martini. La canzone parla di come capitino eventi nella vita che possono stravolgerla in modo inaspettato, come l'incidente occorsole nel 1993 che mise a repentaglio la sua vita, che le ha lasciato evidenti segni indelebili sul volto.


32) Ladri di biciclette - Sotto questo sole - 1990

"Ruba una bici e andiamo, chi lo sa

La prendo sul serio, sai

Fuggiamo alla grande, fuggiamo da star"

sotto questo sole

Sotto questo sole è una canzone scritta da Francesco Baccini, Paolo Belli ed Enrico Prandi. Questa collaborazione artistica causò forti tensioni perché Paolo Belli era l'unico a volere la partecipazione di Baccini. Questo scontro portò alla separazione di Paolo Belli dai Ladri di Biciclette. Nonostante tutto, Questa canzone ha vinto il Festivalbar 1990 ed è stato il quarto singolo più venduto di quell’anno.


33) Mango - Amore per te - 1999

"Tu sei la mia rovina

so che tutto il bene mio

dentro le tue braccia va a finire

Io passerei tra le tue dita

ci passerei tutta la vita

Voglio ritrovarti qui

nei miei risvegli"

mango

Mango è stato uno dei cantautori più importanti della musica italiana, capace di unire pop, rock e sonorità mediterranee ed etniche. Fu Renato Zero a presentarlo alla RCA. Questa canzone parla di un amore lontano che porta felicità e appagamento.


34) Fiorella Mannoia – Il cielo d’Irlanda - 1992

"Dal Donegal alle isole Aran

e da Dublino fino al Connemara

dovunque tu stia viaggiando con zingari o re

il cielo d'Irlanda si muove con te

il cielo d'Irlanda è dentro di te"

mannoia

Fiorella Mannoia è una delle voci più particolari della musica italiana, con una capacità camaleontica di adattarsi a vari generi. Nei suoi testi congiunge bravura artistica ma anche impegno sociale. Il cielo d’Irlanda descrive come il cielo irlandese rifletta le emozioni e le esperienze delle persone. Viene descritto come annegato nel verde e coperto di blu, simboleggiando il forte legame tra la natura e l'anima irlandese.


35) Riccardo Cocciante - Se stiamo insieme - 1991

"Non è quel sogno

che sognavamo insieme

fa piangere

eppure io non credo questa sia

l'unica via per noi

Se stiamo insieme

ci sarà un perché

e vorrei riscoprirlo stasera"

cocciante

Riccardo Cocciante è un cantante di origini vietnamite che ricordiamo per tanti successi come cervo a primavera, e bella senz’anima. La sua è una delle voci più iconiche degli anni 90. Impossibile non restare coinvolti dai suoi brani cantati, quasi recitati con un trasporto emotivo fortissimo. La canzone “Se stiamo insieme”, scritta in collaborazione con Mogol, affronta il tema della crisi di un rapporto amoroso. Il protagonista si interroga sui motivi che tengono ancora uniti i due partner, nonostante le difficoltà e la monotonia della vita quotidiana ed esprime il bisogno di ritrovare le radici di quell’amore. Questa canzone ha vinto il Festival di Sanremo del 1991.


36) Gino Paoli - Quattro amici - 1991

“Eravamo 4 amici al bar

Che volevano cambiare il mondo”

paoli

Cantautore genovese amico di Luigi Tenco, esordisce con brani come la gatta e il cielo in una stanza.

Questa canzone descrive una scena in cui 4 amici si incontrano al bar immaginando il modo di cambiare il mondo. Ma passando il tempo, rimane da solo a sognare e si dà spazio ormai a una nuova generazione, Gino Paoli ha spiegato che i protagonisti della canzone erano l’autore stesso, Giulio Frezza, il giornalista Arnaldo Bagnasco e l’architetto Renzo Piano.


37) Gatto Panceri - Un qualunque posto fuori o dentro di te - 1992

"Vorrei essere per te

quasi invisibile perché

un poco mi nascondo

(in questo mondo)

ma in fondo sto chiedendo solo un posto

e lo voglio adesso... si

un qualunque posto

fuori o dentro di te"

panceri

Gatto Panceri è un cantautore originario di Monza che ha scritto canzoni per tanti artisti famosi. Come per esempio il testo di vivo per lei cantata da Bocelli. Un qualunque posto fuori o dentro di te descrive l’amore ossessivo del cantante nei confronti della donna amata, una canzone con un forte carico passionale che all’epoca ebbe molto successo.


38) Roberto Vecchioni - Sogna ragazzo sogna - 1999

"Chiudi gli occhi, ragazzo

E credi solo a quel che vedi dentro

Stringi i pugni, ragazzo

Non lasciargliela vinta neanche un momento

Copri l’amore, ragazzo

Ma non nasconderlo sotto il mantello

A volte passa qualcuno

A volte c’è qualcuno che deve vederlo"

vecchioni

Roberto Vecchioni uno dei cantautori più amati dagli italiani, come non citare sogna ragazzo sogna, brano scritto per i ragazzi della scuola in cui ha insegnato per tanti anni e che avrebbe lasciato per andare in pensione, invitandoli a non smettere mai di sognare. Di recente l’ha cantata a Sanremo insieme ad Alfa, il duetto ha portato il brano a vincere il disco d’oro.


39) Francesco Guccini - Cyrano - 1996

"Io sono solo un'ombra e tu, Rossana, il sole

ma tu, lo so, non ridi, dolcissima signora

ed io non mi nascondo sotto la tua dimora

perché oramai lo sento, non ho sofferto invano

se mi ami come sono per sempre tuo, per sempre tuo, per sempre tuo, Cirano"

guccini cyrano

Cantautore italiano di cui non si possono amare i testi per nulla banali, sempre attento ai temi sociali. Ormai Guccini non scrive più e non ascolta più la musica. Negli anni '90 esce il singolo Cirano.

In questo brano, il personaggio ottocentesco diventa simbolo della rabbia contro il mondo politico ma anche contro i cantanti che non portano messaggi significativi. L’unica via di sollievo è l’amore di Rossana che dà senso a tutto quello che bisogna sopportare.


40) Pooh - Uomini soli - 1990

"Dio delle città

e dell'immensità,

se è vero che ci sei

e hai viaggiato più di noi,

vediamo se si può imparare questa vita,

e magari un po' cambiarla,

prima che ci cambi lei."

pooh sanremo

Pochi sanno che inizialmente si chiamavano i Jaguars, finché non scoprirono che esisteva già a Roma un gruppo che si chiamava così. La segretaria della casa discografica aveva sulla scrivania il pupazzo di Winnie the Pooh e il loro storico nome prese vita da lì! È una della band italiane che ha venduto più dischi (circa 100 milioni di dischi venduti in tutto il mondo). I loro concerti erano innovativi: furono i primi a introdurre fumi ed effetti speciali che fino a quel momento non erano presenti altrove.

Uomini soli è un inno alla fragilità maschile. Nella canzone si elencano i motivi per cui molti uomini si ritrovano da soli nella loro vita. Il ritornello è un’invocazione a Dio affinché gli uomini soli e incompresi ricevano amore e siano accettati per quello che sono.


41) Renato Zero - I migliori anni della nostra vita - 1995

"Forse un giorno scopriremo

che non ci siamo mai perduti

e che tutta quella tristezza

in realtà non è mai esistita"

zero

Renato Fiacchini in arte Renato Zero uno de i cantanti più eclettici della musica italiana. Ha deciso di chiamarsi ZERO perché quando si esibiva nei locali romani, spesso gli gridavano “sei uno zero”. Sembra che inizialmente i suoi fan erano chiamati zerofolli e solo dopo furono soprannominati sorcini. Tim Burton aveva chiesto a Johnny Depp di ispirarsi a lui per interpretare il personaggio della fabbrica di cioccolato.

I miglior anni della nostra vita esprime la necessità di vivere il presente e apprezzare i momenti condivisi con chi amiamo.


42) Ron & Tosca - Vorrei incontrarti tra 100 anni - 1996

"Vorrei incontrarti fra cent'anni

combatterò dalla tua parte

perché tale è il mio amore

che per il tuo bene

sopporterei ogni male"

ron tosca

Canzone che porta Rosalino Cellamare e Tosca a vincere Sanremo 96, il brano parla di un amore coinvolgente, mai afferrabile perché troppo intenso.


43) Paolo Vallesi - La forza della vita - 1992

"La forza è dentro di noi

amore mio prima o poi la sentirai

la forza della vita

che ti trascinerà con se

che sussurra intenerita:

guarda ancora quanta vita c'è!"

vallesi

Canzone con un forte carico emotivo che ci dice che anche nei momenti più difficili, dobbiamo essere resilienti e cercare di sentire dentro di noi la forza della vita che deve rialzarci.


44) Fabrizio De Andrè - Dolcenera - 1997

"Acqua che ha fatto sera che adesso si ritira

bassa sfila tra la gente come un innocente che non c'entra niente

fredda come un dolore, Dolcenera senza cuore

Così fu quell'amore dal mancato finale

così splendido e vero da potervi ingannare"

de andrè

Fabrizio de Andrè, uno dei massimi esponenti del cantautorato italiano.

Questa canzone è ispirata da un fatto di cronaca: l’alluvione di Genova del 1970 causata dall’esondazione del torrente Polcevera che causò almeno 35 morti. La canzone descrive la distruzione causata dall’acqua, annunciata da un coro di voci femminili. La seconda storia narrata nella canzone riguarda l amore che si sta consumando in quel momento. Tra dolce (la passione) e nera (l’acqua fangosa): l’amore immaginario di un uomo per “la moglie di Anselmo” e mentre lui la sogna invano, lei viene trascinata dalla furia dell’acqua.


45) Zucchero - Diamante - 1990

"Respirerò,

l'odore dei granai

e pace per chi ci sarà

e per i fornai

pioggia sarò

e pioggia tu sarai

i miei occhi si chiariranno

e fioriranno i nevai"

zucchero

Canzone scritta insieme a Francesco de Gregori, dedicata a Diamante, la nonna di Zucchero, i versi sono ricchi di metafore. Diamante è senso di collettività, l’importanza di restare uniti. La necessità di restare forti anche nei momenti difficili “perché i bambini grandi non piangono”. Ma la canzone evoca anche la pioggia purificatrice nei giorni che seguono la fine della guerra, in cui tra le macerie impareremo a camminare insieme.


46) Eros Ramazzotti - Se bastasse una canzone - 1990

"Dedicato a tutti quelli che sono allo sbando

Dedicato a tutti quelli che non hanno avuto ancora niente

E sono ai margini da sempre

Dedicato a tutti quelli che stanno aspettando

Dedicato a tutti quelli che rimangono dei sognatori

Per questo sempre più da soli"

eros

Eros Ramazzotti è uno dei cantautori italiani più famosi al mondo, vendendo oltre 60 milioni di dischi. Se bastasse una canzone, è un brano che incoraggia il potere della musica come catalizzatore di cambiamenti positivi nel mondo. Il testo suggerisce che se una bella canzone fosse sufficiente a portare l'amore e a farlo piovere sull'umanità, sarebbe cantata un milione di volte. Il brano arriva in cima alle classifiche di tanti Paesi europei.


47) Massimo Di Cataldo - Se adesso te ne vai - 1996

"L'ultima valigia e poi tutto cambierà

e già qualcuno aspetta per portarti via di qua

spero soltanto che stavolta sia per sempre

ma quanto male fa doverti dire che

Se adesso te ne vai, non ci sarà più posto dentro me

ti giuro d'ora in poi non so più chi sei

trascina via con te le tue incertezze e la tua ipocrisia

ma il male che mi fai non puoi portarlo via"

di cataldo

Cantautore e attore romano, icona della musica anni 90 che ha venduto tanti dischi, vincendo 3 dischi di platino. Chi non ricorda Che sarà di me, Michela, Come sei bella. Se adesso te ne vai ha avuto un enorme successo anche in Spagna e in Sud America.


48) Oro – Vivo per lei - 1995

"Vivi una storia insieme a lei

E quando meno te l'aspetti

Sei innamorato perso ormai

Dei suoi dolcissimi difetti

Se questo grande amore c'è

Tu lascialo scorrere da sé

Non vergognarti a dirle

Io vivo... io vivo per te..."

vivo per lei originale

Musicisti che venivano associati alla scuola fiorentina e hanno esordito accompagnando artisti come Raf o Marco Masini. Finché nel 1995 arrivò vivo per lei, piazzandosi al primo posto. Il brano che oggi è più conosciuto nella versione scritta da Gatto Panceri e cantata da Andrea Bocelli, in realtà merita di essere ascoltato nella sua forma originale. Nei versi si parla di un amore intenso per una donna.


49) Michele Zarrillo - Il canto del mare - 1994

"Teresa dai scappiamo amore

corriamo forte fino al mare

vai piano che ci andiamo

ad ammazzare

e il canto del mare

lo sentono arrivare

il canto del mare

gli passa sopra il cuore"

zarrillo

Tutti lo ricordiamo per Cinque giorni e l’elefante e la farfalla, ma tutte le sue canzoni con la sua voce ti catturano da dentro e ti trascinano attraverso emozioni profonde. Il canto del mare forse meno conosciuta racconta di due ragazzi che si amano ma il loro amore è contrastato dal padre di lei e i due ragazzi scappano verso il mare, simbolo di libertà di realizzare i propri sogni.


50) Elio e le storie tese - La terra dei cachi - 1996

"Italia sì, Italia no, Italia bum, la strage impunita

Puoi dir di sì, puoi dir di no, ma questa è la vita

Prepariamoci un caffè, non rechiamoci al caffè

C'è un commando che ci aspetta per assassinarci un po'

Commando sì, commando no, commando omicida

Commando pam, commando papapapapam, ma se c'è la partita

Il commando non ci sta e allo stadio se ne va

Sventolando il bandierone non più il sangue scorrerà"

elio e le storie tese

Che cosa dire di questa canzone? Irriverente, dissacrante, ma sempre con un fondo di verità e di polemica sociale contro un'Italia che di fronte alle tematiche importanti si distrae, guarda da un'altra parte. Un successone che arriverà al secondo posto del Festival di Sanremo del 1996.


Quali sono le tue preferite degli anni '90?


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