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Quali sono le migliori canzoni della discografia del gruppo dei Nomadi? Ecco le più belle nel corso degli anni

  • Immagine del redattore: Rudy Pesenti
    Rudy Pesenti
  • 19 ore fa
  • Tempo di lettura: 16 min

Aggiornamento: 7 ore fa

I Nomadi sono stati il primo concerto della mia vita, avevo tredici anni quando mio padre mi portò in una delle loro date in provincia di Bergamo. Rimasi esterrefatto. E innamorato per tutta la vita delle loro canzoni.

Gruppo fondato nel 1963 da Beppe Carletti e Augusto Daolio, ha vissuto tre vite: quella appunto di Augusto, morto nell'ottobre del 1992, seguita dalla nuova spinta data da Danilo Sacco che durerà fino al 2011. La terza vita è con il nuovo cantante Cristiano Turato, in attività dal 2012 al 2017, sostituito poi da Yuri Cilloni.

Una vita di successi e di canzoni indimenticabili, di infinite date di concerti in giro per l'Italia, senza mai dimenticare gli ultimi. Questi sono i Nomadi.

Ecco le migliori canzoni della loro incredibile discografia.

carletti augusto

 

Lo scorso anno, abbiamo avuto l'onore di intervistare Danilo Sacco.

Se vuoi recuperare l'intervista scritta, clicca QUI

Se invece preferisci rivedere l'intervista svolta in diretta Instagram, te la lascio qui sotto:

 

DALL'ALBUM PER QUANDO NOI NON CI SAREMO - 1967

Primo album in studio per il mitico gruppo che ancora non lo sapeva, ma stava per dare inizio a una vera e propria leggenda musicale. In realtà i Nomadi erano già attivi dal 1963, ma solo nel 1967 arrivarono a pubblicare il primo album. Inizia già la collaborazione con Francesco Guccini: infatti all’interno del disco troviamo un capolavoro immortale, dal titolo Dio è Morto.


COME POTETE GIUDICAR

Come potete giudicar,

Come potete condannar,

Chi vi credete che noi siam

Per I capelli che portiam

Facciam così

Perché crediam

Che nessun male

Si possa far

E se vi fermaste un po' a guardar,

Con noi parlar,

V'accorgereste certo che

Non abbiamo fatto male mai


NOI NON CI SAREMO

E il vento d'estate che viene dal mare

Intonerà un canto fra mille rovine

Fra le macerie delle città

Fra case e palazzi, che lento il tempo sgretolerà

Fra macchine e strade risorgerà il mondo nuovo,

Ma noi non ci saremo, noi non ci saremo


PER FARE UN UOMO

Per fare un uomo ci voglion vent’anni

Per fare un bimbo un’ora d’amore

Per una vita migliaia di ore

Per il dolore è abbastanza un minuto


DIO È MORTO

Perché è venuto ormai il momento di negare

Tutto ciò che è falsità, le fedi fatte di abitudine e paura

Una politica che è solo far carriera

Il perbenismo interessato, la dignità fatta di vuoto

L'ipocrisia di chi sta sempre con la ragione e mai col torto

E un dio che è morto

Nei campi di sterminio, dio è morto

Coi miti della razza, dio è morto

Con gli odi di partito, dio è morto


 

DALL'ALBUM I NOMADI - 1968

L’anno successivo arriva già il secondo album: anche in questo caso diversi testi portano la firma di Francesco Guccini. Tra i vari capolavori presenti, Ho difeso il mio amore e Canzone per un’amica.


HO DIFESO IL MIO AMORE

C'era una data

L'otto di maggio

Lei era bella

Era tutto per lui

Poi venne un altro

Gliela strappa di mano

Quel che poi sia successo

Lo capite anche voi

"Ho difeso, ho difeso

Il mio amore, il mio amore"


OPHELIA

Ophelia, la seta e ombre nere ti avvolgono leggere

e sentirai dormendo ormai cadenze di liuto.

Ophelia, non puoi sapere quante vicende ha visto il mondo,

o forse sai e lo dirai con magiche parole.

Ophelia le tue parole al vento, si perdono nel tempo,

ma chi saprà le troverà in tintinnii corrosi


CANZONE PER UN'AMICA

Vorrei sapere a che cosa è servito

Vivere, amare, soffrire

Spendere tutti i tuoi giorni passati

Se presto hai dovuto partire

Se presto hai dovuto partire

Voglio però ricordarti com'eri

Pensare che ancora vivi

Voglio pensare che ancora mi ascolti

Che come allora sorridi


 

DALL'ALBUM MILLE E UNA SERA - 1971

Raccolta curata dalla casa discografica e che non fa parte della discografia ufficiale del gruppo: ma grazie a questo disco vengono incise alcune perle di rara bellezza.


ALA BIANCA

Il giro del tuo sguardo più non vede me

Quanto buio in un pensiero dopo il sole insieme a te

Un accordo di chitarra non mi basta più

Io spingo gli occhi al cielo, un'ala bianca c'è


UN PUGNO DI SABBIA

Che sapore c'è

Ritornar con te

Non c'è stata primavera insieme a te

Dal momento che il sole non era più

Con me

Ti baciava le labbra ed io di rabbia morivo già

Ti baciava le labbra e un pugno di sabbia negli occhi miei


 

DALL'ALBUM IO VAGABONDO (CHE NON SONO ALTRO) - 1972

Raccolta di brani pubblicati tra il 1966 e il 1972, in cui spicca il brano leggendario a cui tutti associano il nome dei Nomadi: Io Vagabondo. Una canzone immortale che supererà ogni tempo e genere musicale.


IO VAGABONDO

Io un giorno crescerò

E nel cielo della vita volerò

Ma un bimbo che ne sa

Sempre azzurra non può essere l'età

Poi una notte di settembre mi svegliai

Il vento sulla pelle

Sul mio corpo il chiarore delle stelle

Chissà dov'era casa mia

E quel bambino che giocava in un cortile


 

DALL'ALBUM UN GIORNO INSIEME - 1973

Un giorno insieme è una delle canzoni più rappresentative ancora oggi dei Nomadi. La voce di Augusto rende questo brano unico, inimitabile. È il 1973: i Nomadi non continuano con il loro inarrestabile successo.


UN GIORNO INSIEME

Cielo grande, cielo blu

Quanto spazio c'è lassù

Cammino solo e non ti sento più

Cielo grande, cielo blu

Al mio fianco c'eri tu

E il giorno che nasce cancella ogni segno di te


 

DALL'ALBUM TUTTO A POSTO - 1974

Nel 1974 oltre a questo album di inediti, i Nomadi pubblicano anche i Nomadi interpretano Guccini, disco basato essenzialmente sulle canzoni scritte dal Maestrone, in cui spicca Il vecchio e il Bambino. In Tutto a posto, invece, i brani sono tutti magnifici: ancora oggi Voglio ridere, Crescerai e Tutto a posto rimangono alcuni dei brani più indimenticabili dei Nomadi.


VOGLIO RIDERE

Voglio ridere quando piangerai

E ti dirai pensandomi

"Aveva, sì, ragione lui"

E capirai perché

Voglio ridere quando piangerai

E non saprai nascondere

Quel po' di me che troverai

Nei gesti tuoi e in te


CRESCERAI

Per giocare un aquilone un gesso bianco,

il vecchio muro bastava un niente

per sorridere una bugia

per esser grande.

Crescerai, imparerai

crescerai, arriverai

crescerai, tu amerai


TUTTO A POSTO

E qualche passo ancora e poi

so che mi preparerà

una cena calda e il fuoco accenderà...

c'è il silenzio fra noi

guardo negli occhi suoi

e capisco la mia ingenuità.

Tutto è a posto, lo so

tutto è a posto, perché

tutto è come quando me ne andai

tranne lei



 

DALL'ALBUM GORDON - 1975

Gordon è una canzone ispirata al fumetto degli anni ’30 Flash Gordon, e dà nome all’intero album. Tra gli altri brani memorabili, sicuramente Senza discutere.


GORDON

Per i pazzi non c'è più pace

E tu sei pazzo, Gordon

Dentro il freddo non c'è vita

E tu sei morto, Mongo

Un fantasma opalescente

Maledetto nel ricordo della sua gente


SENZA DISCUTERE

Tu vivi nell'anima

Dentro alla pelle mia

Mentre la mano sua

Mi cerca ancora

E mi abbandono io

Senza discutere

Restando qui

E trucca lei, e spoglia lei

La mia solitudine


 

DALL'ALBUM NOI CI SAREMO - 1977

In contrapposizione con il nome del primo album Per quando noi non ci saremo, questo Noi ci saremo è diviso in due: la prima metà si occupa della società, la seconda parte della frammentarietà e la personalità dell’uomo.


RIVERISCO

Corre e vola il nostro tempo, va veloce come il vento

Se una donna si è negata che abbia in sé un ripensamento

Se campassimo in eterno si può chiedere cento anni

Ma poiché siamo già morti controlliamo i nostri affanni

Riverisco lor signori, sono il pagliaccio della corte

Della mensa della casa di un porcaro dell'Arconte

C'è chi dice che son matto, chi mi chiama menestrello

Sono, invece, solo il paggio del buffone del castello


IL FIORE NERO

Come un popolo sotto l'oppressione

Come un asino sotto il bastone

Come un bimbo sotto l'educazione

Come uno schiavo sotto il padrone

Così, quando il sole muore

Fiore, perdi il tuo colore

Le qualità che ti hanno reso vero

Ma chi lo dice che il fiore è nero?


 

DALL'ALBUM CI PENSERÀ POI IL COMPUTER - 1985

La formazione inizia a cambiare: al basso entra Dante Pegreffi. Album che alterna testi impegnati ad altri più soft. Comunque, un altro grandissimo disco della band.


LONTANO

E lontano, cuore gonfio di curiosità

Affacciati su quel che sarà

E vedere partire l'ultimo tram

E lontano, ma quando senza alcuna ragione, un perché

Ritrovarsi a cantare alle tre

Una canzone d'amore per te


IL PILOTA DI HIROSHIMA

Il pilota di Hiroshima

Un duro alla maniera di John Wayne

Ray Ban scuri, il lavoro era guerra

Ma negli occhi, quel bimbo sulla terra

Sente battere le ali

Sente il freddo tutto intorno a sé

Vede luci di luce più abbagliante

Di quel sole esploso in un istante


 

DALL'ALBUM ANCORA NOMADI - 1988

Tredicesimo album in studio per i Nomadi: anche se il lato A venne registrato totalmente in studio, mentre il lato B presenta canzoni già registrate, ma questa volta riproposte in versione live.


L'UOMO DI MONACO

E guarda, scrutai, niente poi notai

solo rughe sul viso, dal tempo seminate,

non aveva artigli, tremavan le sue mani

come quelle di mio padre.

Lo guardai

nel fondo dei suoi occhi

lo fissai

insistendo sempre più

per vedere se c'era

colpa o paura


 

DALL'ALBUM SOLO NOMADI - 1990

Nell’album solo Nomadi ci sono pezzi indimenticabili e con una grande carica culturale all’interno: Salvador ricorda il golpe cileno del 1973, mentre Senza Patria si ispira al libro di Sgorlon dal titolo L’armata dei fiumi perduti.


SALVADOR

Salvador era un uomo, vissuto da uomo

Morto da uomo con un fucile in mano

Nelle caserme i generali brindavano alla vittoria

Con bicchieri colmi di sangue di un popolo in catene

Da un cielo grigio di piombo

Piovevano lacrime di rame

Il Cile piangeva disperato

La sua libertà perduta


SENZA PATRIA

Il cavallo capisce che morirà

Eroi e vinti, invasi e invasori, restano solo i delatori

Anche l'uomo capisce che morirà

Anche l'uomo capisce che morirà

Lui morirà, lui morirà


 

DALL'ALBUM GENTE COME NOI - 1991

Ultimo album di inediti registrato interamente in studio dal compianto Augusto Daolio. Il disco contiene un’ingiustizia incredibile: Salutami le stelle, infatti, non viene accettato al Festival di Sanremo di quell’anno, pur essendo un pezzo clamorosamente bello. La raccolta di canzoni contiene meravigliosi brani e alcuni più nascosti al tempo, come Dammi un bacio, cantato da Augusto in dialetto e dedicato al pittore Antonio Ligabue.


GLI AIRONI NERI

Tu che conosci il mare, portami via con te

Dove la gente veste solo dei suoi colori

Tu che conosci il mare e il vento suo padrone

Riempi quella vela e rompi quelle onde

La nebbia grigia ha riempito le strade

Lampioni persi sulla riva del fiume

L'estate gialla c'è rimasta negli occhi

La pioggia bianca copre le strade d'argento


RICORDATI DI CHICO

Ma lunga sarà la strada e tanti gli alberi abbattuti

Prima che l'idea trionfi senza che nessuno muoia

Forse un giorno uomo e foresta vivranno insieme

Speriamo che quel giorno ci siano ancora

Se quel giorno arriverà, ricordati di un amico

Morto per gli indios e la foresta, ricordati di Chico


C'È UN RE

Mentre il cannone lancia lampi nel cielo

Rullano tamburi, incalzano zampogne

Insieme nella polvere, sangue e sudore

E cadono sull'erba mille bravi contadini

C'è un re, c'è un re

Che non vuol vedere

C'è un re, c'è un re

Che non vuol sapere


SALUTAMI LE STELLE

Tu non ci crederai

Ma dove vivo non respiro

Il posto è inumano

Non stringo mai una mano

Posso vedere quanto è diffidente

Ogni giorno il sorriso di questa gente

Posso sentire la violenza di ogni sera

Nelle parole di gente che non c'era


MA CHE FILM LA VITA

Ma che film la vita, tutta una tirata

Storia infinita a ritmo serrato

Da stare senza fiato

Ma che film la vita, tutta una sorpresa

Attore, spettatore tra gioia e dolore

Tra il buio ed il colore


 

DALL'ALBUM CONTRO - 1993

Primo album dopo la scomparsa di Augusto Daolio, portato via da una brutta malattia nell’ottobre 1992. Ma in questo disco si trovano ancora registrazioni con la voce del grandissimo fondatore dei Nomadi, come nel brano Contro, che dà ovviamente voce a chi la guerra proprio non la vuole.


CONTRO

Contro i fucili, carri armati e bombe

Contro le giunte militari, le tombe

Contro il cielo che ormai è pieno di tanti ordigni nucleari

Contro tutti i capi al potere che non sono ignari

Contro i massacri di Sabra e Shatila

Contro i folli martìri dell'Ira

Contro inique sanzioni, le crociate americane

Per tutta la gente che soffre e che muore di fame


 

DALL'ALBUM LA SETTIMA ONDA - 1994

Il gruppo prende nuova vita con gli inserimenti di Francesco Gualerzi e soprattutto di Danilo Sacco, che da qui in poi diventerà la nuova anima dei Nomadi, rappresentandoli al meglio non soltanto nella voce, ma anche nello spirito.


LA SETTIMA ONDA

Se la tua vita si ferma

In una piccola strada che muore

E senti quelli che raccontano storie

E affidarti dovrai

Ed affidarti dovrai

Alla settima onda


VIVO FORTE

Mi chiederai perché

Io apro le finestre

Nella notte buia

Quando il cielo dorme

Risponderò: "lo so"

Che io son figlio del vento

Che mi aiuta ancora

A vivere felice


 

DALL'ALBUM LUNGO LE VIE DEL VENTO - 1995

Diciottesimo album in studio dei Nomadi, in cui spicca la meravigliosa Le Strade.


LE STRADE

Dietro al mulino i rifiuti, portati dal fiume,

che taglia la grande pianura, ridotta a bitume,

mentre il tempo passato, non ha dato traccia,

il gelido vento che arriva, ti sferza la faccia,

il cuore della campagna, batte ormai stanco,

stanco di troppe parole, date in pasto al branco,

ma c'è un odore di terra, odore lontano,

che ci riporta ad un mondo più umano


 

DALL'ALBUM QUANDO CI SARAI - 1996

Altro buon album, in attesa dei grandi successi che i Nomadi affronteranno negli anni successivi. Quando ci sarai e Né gioia né dolore sono due brani splendidi, certamente tra i più grandi della discografia nomade.


QUANDO CI SARAI

Il tempo sfiora la notte senza ombre,

al giorno bambino sorride la vita,

la luna è assopita, ti rendo i miei pensieri,

strane formule nel libro di un vecchio mago.

Vorrei poter volare movendo le mie ali

nel grande spazio dell'infinito,

là dove i muri non segnano il percorso

ed i fiori non perdono i colori


NÉ GIOIA NÉ DOLORE

Un'aria che la senti in bocca

e che ti sembra di masticare

con quella voglia di rotolarsi

sulla terra a fare l'amore

nei tuoi occhi adesso

non leggo niente adesso

né gioia né dolore

né gioia né dolore

uno sguardo fermo

immobile ed eterno



 

DALL'ALBUM UNA STORIA DA RACCONTARE - 1998

Inutile dirlo: è il mio album preferito dell’era Danilo Sacco. Ancora oggi consumo il vinile ascoltandolo. È un album meraviglioso con storie di tutti i generi, parla di pena di morte, di guerre, di popoli, di senzatetto e anche di tristezza umana. Un grandissimo disco, completo, trainato al successo da un fenomenale brano come Ti lascio una parola (goodbye).


UNA STORIA DA RACCONTARE

E c'è un'altra storia da dire, una favola da

raccontare, un amore che non può finire, una

pagina da inventare,

e c'è un'altra storia da dire, un aquilone che

non sa volare, un uomo che presto andrà a

morire, una pagina da colorare


TI LASCIO UNA PAROLA (GOODBYE)

Ti regalo la mia giacca, ti sta bene,

ti lascio una valigia, da riempire,

ti lascio anche il mio numero, perché non si sa mai,

ti lascio una parola: goodbye


TEMPO CHE SE NE VA

Vite consumate a prender decisioni

E voglia di fuggire, cuori fermi alle stazioni

Voglia di restare fra canto ed osterie

Ormai l'ultimo treno se ne è andato via

Anni che passavano dietro alle stagioni

Lottando con la fede, sciogliendo le passioni

Girando poi le spalle come fanno gli uomini forti

Quelli che nella vita non accettano mai i torti


 

DALL'ALBUM LIBERI DI VOLARE - 2000

La band è composta da Danilo Sacco, Beppe Carletti, Cico Falzone, Massimo Vecchi, Daniele Campani e Sergio Reggioli. I Nomadi stanno vivendo una nuova giovinezza, con canzoni trasmesse regolarmente alla radio e pezzi davvero di notevole qualità. Qui spiccano tra le altre, La vita che seduce e La libertà di volare.


LA VITA CHE SEDUCE

Credimi amore il sole arde solo

per chi si sa scaldare lasciati andare

forse hai ragione qui non si ferma niente

nel vortice dei sensi il mondo è un'illusione

credimi amore tutto ruota su se stesso

pianeti astri celesti ed anche noi adesso

e s'accende nel buio un'ancora di luce

e s'accende e mi piace è la vita che seduce


LA LIBERTÀ DI VOLARE

Non è detto che per forza devi fermarti

E allora scoprirai che questo tempo che passa

Ricopre tutto ciò che ti resta

E che per avere la libertà

Dovrai per forza chinare la testa

Ma non è questo che vuoi... tu dimmi è questo che vuoi...

Vivi, corri per qualcosa, corri per un motivo...

Che sia la libertà di volare o solo per sentirsi vivo


 

DALL'ALBUM AMORE CHE PRENDI AMORE CHE DAI - 2002

Album che ha raggiunto la prima posizione della classifica italiana. Il lancio è stato grazie a Sangue al cuore, che è rimasto al top dei singoli per diverse settimane, seguita poi da Amore che prendi amore che dai, uno dei pezzi che preferisco in assoluto della discografia dei Nomadi.


SANGUE AL CUORE

Io voglio solo che arrivi il sangue al cuore,

voglio un sole che arda in mezzo al cielo,

io mi voglio scaldare

voglio fare l'amore

voglio stare con te

e il mondo sa dove va


AMORE CHE PRENDI AMORE CHE DAI

Sei dentro o sei fuori dal gioco virile

dal culto del forte o dell'apparire

qualcuno che vuole cambiare la storia

denuncia un vuoto di poca memoria.

Discorsi importanti regalan speranza

ma intanto son chiusi dentro una stanza

se senti il bisogno di un po' d'amore

mettiti in fila che c'è da aspettare

scaldati all'ombra di un raggio di sole

gioca più forte non ti fermare


IL RE È NUDO

Il re è nudo ma il re non lo sa

Lui cammina tra la gente e saluta sorridendo

Il re è nudo ma la verità

E' che al re piace giocare con il suo scudo spaziale

Il re è nudo ma la verità

E' che nessuno lo può dire a sua maestà


IL NOME CHE NON HAI

Che nome hai? Come ti chiami? Chi sei?

Io resto qui con i miei occhi nei tuoi

Che nome hai? Ti prego, resta perché

Se tu sapessi quanto ho camminato e poi

Mischiato pane e lacrime, diresti che

Che nome hai? Come ti chiami? Chi sei?

Io resto qui, i miei pensieri nei tuoi

Che nome hai? Voglio parlarti perché

Ti ho già incontrata quando un tempo che non so


 

DALL'ALBUM NOMADI 40 - 2003

Altro vinile che consumo da decenni è questo Nomadi 40, che contiene le migliori canzoni della band e due inediti: E di notte e Io voglio vivere, altro brano di grandissimo successo radiofonico.


IO VOGLIO VIVERE

Io voglio vivere

Ma sulla pelle mia

Io voglio amare e farmi male

Voglio morire di te

Io voglio vivere

Ma sulla pelle mia

Io voglio amare e farmi male

Voglio morire di te


 

DALL'ALBUM CORPO ESTRANEO - 2004

Album di passaggio verso un altro grandissimo successo, qui è Oriente a farla da padrone come singolo più ascoltato dell’album.


ORIENTE

Provo sempre nostalgia

Per le conchiglie sparse in riva al mare

E le seguo come grandi impronte

Sul diario dell'umanità

L'esilio del pensiero poi

Si consuma dentro ai bar

E dentro vuote autobiografie

Intendo prive di protagonista

Amor che guardi verso oriente

Verso il mare

Qual è il nome che pronunci piano

Prima di dormire?


 

DALL'ALBUM CON ME O CONTRO DI ME - 2006

Dove si va si classificherà al secondo posto della classifica finale del Festival di Sanremo, e già questa è una notizia: una canzone contro la guerra così in alto su un palco come quello non è certo roba di tutti i giorni. Avrebbero meritato la vittoria? Di certo sì. Un brano ancora oggi attuale. L’album contiene anche L’ultima salita, dedicata al grandissimo Marco Pantani.


DOVE SI VA

Sai, scriverti una lettera

Non è una cosa facile

Sai, mi sento così fragile

Le bombe non ti ascoltano

Ma... questa guerra non mi cambierà

...Mai...

Dove si va

Come si fa

A stringere la vita

Intanto fuori scoppia la notte


CON ME O CONTRO DI ME

Il bianco, il nero, il rosso cos'è

il volto, il voto, il vuoto che c'è

chi vince, chi perde, ma in mezzo chi c'è.

Nel bene o nel male la mia verità

chi vuole nemici, nemico sarà

miliardi di voci, ma una sola realtà.

Sei con me o contro di me

Sei con me o contro di me

Perché?


L'ULTIMA SALITA

A braccia alzate verso il cielo

nella notte te ne andrai

e a pugni chiusi sulla vita

la tua vita graffierai

Dammi la mano fammi sognare

dimmi se ancora avrai

al traguardo ad aspettarti

qualcuno oppure no

Dimmi cos'è dentro di te

dimmi perché


 

DALL'ALBUM ALLO SPECCHIO - 2009

 In questo album la scena è tutta per Lo specchio ti riflette, che grande alla collaborazione con Jarabe De Palo ha una risonanza mediatica davvero importante. L’album contiene anche Senza nome, brano scritto in memoria del maresciallo Giovanni Pezzullo, ucciso in Afghanistan e amico della band.


LO SPECCHIO TI RIFLETTE (Feat. Jarabe De Palo)

Se capovolgi il mondo

Lo specchio ti riflette

Se capovolgi il mondo

Lo specchio ti riflette

C'è un racconto per ogni storia

Per ogni storia un dolore

Un ingresso nel labirinto

Una fuga d'amore


 

DALL'ALBUM CUORE VIVO - 2011

Album con soltanto due inediti presenti, di cui spicca Toccami il cuore. È anche l’ultimo disco con la voce di Danilo Sacco, che sul finire del 2011 lascerà la band.


TOCCAMI IL CUORE

E l’estate va via,

col suo carico di sale e di grano.

E l’amore va via,

vedi, sembra per sempre

e neanche tra un anno è già qua.

I tuoi occhi, le mani

e soprattutto il pensiero

che ho tanto amato,

io non potrò, non potrò più farne a meno.

Toccami il cuore e senti com’è vivo


 

DALL'ALBUM TERZO TEMPO - 2012

Fuori Danilo, dentro Cristiano Turato: è lui la scelta per il futuro dei Nomadi. L’album ha un’impronta totalmente differente rispetto agli ultimi, probabilmente per rimarcare il distacco e provare un nuovo inizio.


ANCORA NON CI SEI

La verità è che non so più sognare

Dentro a questa stanza mi muovo piano

Ascolto un po' di musica però

Il mio pensiero corre e viene da te

La verità è che sono ancora bambino

E dentro alla mia stanza io canto e suono

Io chiudo gli occhi e sogno ancora un po'

E nel mio prato ancora ci sei tu


 

DALL'ALBUM LASCIA IL SEGNO - 2015

 Trentunesimo album registrato in studio per i Nomadi: l’unico ad averli vissuti tutti, ovviamente, è Beppe Carletti. Spicca Animante tra le canzoni, anche se il disco non avrà un grandissimo successo.


ANIMANTE

La riconoscerai

Se parla col destino di Animante

Magari apprezzerai

L'artista ignoto forse un po' saccente

La sua creatività

Tra le sue dita scorre impaziente

Di notte scriverà

Ma di giorno riderà


 

DALL'ALBUM NOMADI DENTRO - 2017

Di nuovo un cambio in testa: Yuri Cilloni prende il posto di Cristiano Turato. Yuri ha una voce ancora diversa rispetto ai predecessori: segno che il cambiamento deve continuare. Io ci credo ancora è una storia di resistenza, di chi non vuole smettere di pensare che un giorno, un futuro migliore, arriverà.


IO CI CREDO ANCORA

Io ci credo ancora

In una vita senza affanni

Dove poter vivere i miei amori

Dove poter ridere dei miei anni

Io ci credo ancora

In un mondo senza porte

Dove la paura non mi spaventa

E non mi spaventa la sorte

Correre per strada senza il timore

Che un cecchino possa colpirmi al cuore


 

DALL'ALBUM CARTOLINE DA QUI - 2023

Cartoline da qui è un bel brano, che avrebbe meritato di certo più visibilità di quella che ha avuto. La storia dei Nomadi non finisce mai: sono passati 60 anni da quando la band è nata. Era il 1963. E loro, da veri nomadi, sono ancora in tour.


CARTOLINE DA QUI

Questa valle è la mia valle

Certi giorni arriva fino al Po

Ma anche lei non è abbastanza

Per i giri che ho già fatto e che farò

Quanta gente che mi ha offerto

Pane, vino e storie piccole così

Ma eran tutte quante grandi

Cartoline da qui



 

Se vuoi contattarmi, scrivimi a info@ilrespirodellestelle.com

 
 


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Alpi bresciane

Su di me

Scrittore, viaggiatore, sognatore. 

Entra nel mio mondo, ascolta con me il respiro delle stelle, e scopri perché credo nel fatto che in fondo, in ogni istante, è tutto perfetto.

 

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