Quali sono le migliori canzoni della discografia del gruppo dei Nomadi? Ecco le più belle nel corso degli anni
- Rudy Pesenti
- 25 apr
- Tempo di lettura: 16 min
Aggiornamento: 26 apr
I Nomadi sono stati il primo concerto della mia vita, avevo tredici anni quando mio padre mi portò in una delle loro date in provincia di Bergamo. Rimasi esterrefatto. E innamorato per tutta la vita delle loro canzoni.
Gruppo fondato nel 1963 da Beppe Carletti e Augusto Daolio, ha vissuto tre vite: quella appunto di Augusto, morto nell'ottobre del 1992, seguita dalla nuova spinta data da Danilo Sacco che durerà fino al 2011. La terza vita è con il nuovo cantante Cristiano Turato, in attività dal 2012 al 2017, sostituito poi da Yuri Cilloni.
Una vita di successi e di canzoni indimenticabili, di infinite date di concerti in giro per l'Italia, senza mai dimenticare gli ultimi. Questi sono i Nomadi.
Ecco le migliori canzoni della loro incredibile discografia.

Lo scorso anno, abbiamo avuto l'onore di intervistare Danilo Sacco.
Se vuoi recuperare l'intervista scritta, clicca QUI
Se invece preferisci rivedere l'intervista svolta in diretta Instagram, te la lascio qui sotto:
DALL'ALBUM PER QUANDO NOI NON CI SAREMO - 1967
Primo album in studio per il mitico gruppo che ancora non lo sapeva, ma stava per dare inizio a una vera e propria leggenda musicale. In realtà i Nomadi erano già attivi dal 1963, ma solo nel 1967 arrivarono a pubblicare il primo album. Inizia già la collaborazione con Francesco Guccini: infatti all’interno del disco troviamo un capolavoro immortale, dal titolo Dio è Morto.
COME POTETE GIUDICAR
Come potete giudicar,
Come potete condannar,
Chi vi credete che noi siam
Per I capelli che portiam
Facciam così
Perché crediam
Che nessun male
Si possa far
E se vi fermaste un po' a guardar,
Con noi parlar,
V'accorgereste certo che
Non abbiamo fatto male mai
NOI NON CI SAREMO
E il vento d'estate che viene dal mare
Intonerà un canto fra mille rovine
Fra le macerie delle città
Fra case e palazzi, che lento il tempo sgretolerà
Fra macchine e strade risorgerà il mondo nuovo,
Ma noi non ci saremo, noi non ci saremo
PER FARE UN UOMO
Per fare un uomo ci voglion vent’anni
Per fare un bimbo un’ora d’amore
Per una vita migliaia di ore
Per il dolore è abbastanza un minuto
DIO È MORTO
Perché è venuto ormai il momento di negare
Tutto ciò che è falsità, le fedi fatte di abitudine e paura
Una politica che è solo far carriera
Il perbenismo interessato, la dignità fatta di vuoto
L'ipocrisia di chi sta sempre con la ragione e mai col torto
E un dio che è morto
Nei campi di sterminio, dio è morto
Coi miti della razza, dio è morto
Con gli odi di partito, dio è morto
DALL'ALBUM I NOMADI - 1968
L’anno successivo arriva già il secondo album: anche in questo caso diversi testi portano la firma di Francesco Guccini. Tra i vari capolavori presenti, Ho difeso il mio amore e Canzone per un’amica.
HO DIFESO IL MIO AMORE
C'era una data
L'otto di maggio
Lei era bella
Era tutto per lui
Poi venne un altro
Gliela strappa di mano
Quel che poi sia successo
Lo capite anche voi
"Ho difeso, ho difeso
Il mio amore, il mio amore"
OPHELIA
Ophelia, la seta e ombre nere ti avvolgono leggere
e sentirai dormendo ormai cadenze di liuto.
Ophelia, non puoi sapere quante vicende ha visto il mondo,
o forse sai e lo dirai con magiche parole.
Ophelia le tue parole al vento, si perdono nel tempo,
ma chi saprà le troverà in tintinnii corrosi
CANZONE PER UN'AMICA
Vorrei sapere a che cosa è servito
Vivere, amare, soffrire
Spendere tutti i tuoi giorni passati
Se presto hai dovuto partire
Se presto hai dovuto partire
Voglio però ricordarti com'eri
Pensare che ancora vivi
Voglio pensare che ancora mi ascolti
Che come allora sorridi
DALL'ALBUM MILLE E UNA SERA - 1971
Raccolta curata dalla casa discografica e che non fa parte della discografia ufficiale del gruppo: ma grazie a questo disco vengono incise alcune perle di rara bellezza.
ALA BIANCA
Il giro del tuo sguardo più non vede me
Quanto buio in un pensiero dopo il sole insieme a te
Un accordo di chitarra non mi basta più
Io spingo gli occhi al cielo, un'ala bianca c'è
UN PUGNO DI SABBIA
Che sapore c'è
Ritornar con te
Non c'è stata primavera insieme a te
Dal momento che il sole non era più
Con me
Ti baciava le labbra ed io di rabbia morivo già
Ti baciava le labbra e un pugno di sabbia negli occhi miei
DALL'ALBUM IO VAGABONDO (CHE NON SONO ALTRO) - 1972
Raccolta di brani pubblicati tra il 1966 e il 1972, in cui spicca il brano leggendario a cui tutti associano il nome dei Nomadi: Io Vagabondo. Una canzone immortale che supererà ogni tempo e genere musicale.
IO VAGABONDO
Io un giorno crescerò
E nel cielo della vita volerò
Ma un bimbo che ne sa
Sempre azzurra non può essere l'età
Poi una notte di settembre mi svegliai
Il vento sulla pelle
Sul mio corpo il chiarore delle stelle
Chissà dov'era casa mia
E quel bambino che giocava in un cortile
DALL'ALBUM UN GIORNO INSIEME - 1973
Un giorno insieme è una delle canzoni più rappresentative ancora oggi dei Nomadi. La voce di Augusto rende questo brano unico, inimitabile. È il 1973: i Nomadi non continuano con il loro inarrestabile successo.
UN GIORNO INSIEME
Cielo grande, cielo blu
Quanto spazio c'è lassù
Cammino solo e non ti sento più
Cielo grande, cielo blu
Al mio fianco c'eri tu
E il giorno che nasce cancella ogni segno di te
DALL'ALBUM TUTTO A POSTO - 1974
Nel 1974 oltre a questo album di inediti, i Nomadi pubblicano anche i Nomadi interpretano Guccini, disco basato essenzialmente sulle canzoni scritte dal Maestrone, in cui spicca Il vecchio e il Bambino. In Tutto a posto, invece, i brani sono tutti magnifici: ancora oggi Voglio ridere, Crescerai e Tutto a posto rimangono alcuni dei brani più indimenticabili dei Nomadi.
VOGLIO RIDERE
Voglio ridere quando piangerai
E ti dirai pensandomi
"Aveva, sì, ragione lui"
E capirai perché
Voglio ridere quando piangerai
E non saprai nascondere
Quel po' di me che troverai
Nei gesti tuoi e in te
CRESCERAI
Per giocare un aquilone un gesso bianco,
il vecchio muro bastava un niente
per sorridere una bugia
per esser grande.
Crescerai, imparerai
crescerai, arriverai
crescerai, tu amerai
TUTTO A POSTO
E qualche passo ancora e poi
so che mi preparerà
una cena calda e il fuoco accenderà...
c'è il silenzio fra noi
guardo negli occhi suoi
e capisco la mia ingenuità.
Tutto è a posto, lo so
tutto è a posto, perché
tutto è come quando me ne andai
tranne lei
DALL'ALBUM GORDON - 1975
Gordon è una canzone ispirata al fumetto degli anni ’30 Flash Gordon, e dà nome all’intero album. Tra gli altri brani memorabili, sicuramente Senza discutere.
GORDON
Per i pazzi non c'è più pace
E tu sei pazzo, Gordon
Dentro il freddo non c'è vita
E tu sei morto, Mongo
Un fantasma opalescente
Maledetto nel ricordo della sua gente
SENZA DISCUTERE
Tu vivi nell'anima
Dentro alla pelle mia
Mentre la mano sua
Mi cerca ancora
E mi abbandono io
Senza discutere
Restando qui
E trucca lei, e spoglia lei
La mia solitudine
DALL'ALBUM NOI CI SAREMO - 1977
In contrapposizione con il nome del primo album Per quando noi non ci saremo, questo Noi ci saremo è diviso in due: la prima metà si occupa della società, la seconda parte della frammentarietà e la personalità dell’uomo.
RIVERISCO
Corre e vola il nostro tempo, va veloce come il vento
Se una donna si è negata che abbia in sé un ripensamento
Se campassimo in eterno si può chiedere cento anni
Ma poiché siamo già morti controlliamo i nostri affanni
Riverisco lor signori, sono il pagliaccio della corte
Della mensa della casa di un porcaro dell'Arconte
C'è chi dice che son matto, chi mi chiama menestrello
Sono, invece, solo il paggio del buffone del castello
IL FIORE NERO
Come un popolo sotto l'oppressione
Come un asino sotto il bastone
Come un bimbo sotto l'educazione
Come uno schiavo sotto il padrone
Così, quando il sole muore
Fiore, perdi il tuo colore
Le qualità che ti hanno reso vero
Ma chi lo dice che il fiore è nero?
DALL'ALBUM CI PENSERÀ POI IL COMPUTER - 1985
La formazione inizia a cambiare: al basso entra Dante Pegreffi. Album che alterna testi impegnati ad altri più soft. Comunque, un altro grandissimo disco della band.
LONTANO
E lontano, cuore gonfio di curiosità
Affacciati su quel che sarà
E vedere partire l'ultimo tram
E lontano, ma quando senza alcuna ragione, un perché
Ritrovarsi a cantare alle tre
Una canzone d'amore per te
IL PILOTA DI HIROSHIMA
Il pilota di Hiroshima
Un duro alla maniera di John Wayne
Ray Ban scuri, il lavoro era guerra
Ma negli occhi, quel bimbo sulla terra
Sente battere le ali
Sente il freddo tutto intorno a sé
Vede luci di luce più abbagliante
Di quel sole esploso in un istante
DALL'ALBUM ANCORA NOMADI - 1988
Tredicesimo album in studio per i Nomadi: anche se il lato A venne registrato totalmente in studio, mentre il lato B presenta canzoni già registrate, ma questa volta riproposte in versione live.
L'UOMO DI MONACO
E guarda, scrutai, niente poi notai
solo rughe sul viso, dal tempo seminate,
non aveva artigli, tremavan le sue mani
come quelle di mio padre.
Lo guardai
nel fondo dei suoi occhi
lo fissai
insistendo sempre più
per vedere se c'era
colpa o paura
DALL'ALBUM SOLO NOMADI - 1990
Nell’album solo Nomadi ci sono pezzi indimenticabili e con una grande carica culturale all’interno: Salvador ricorda il golpe cileno del 1973, mentre Senza Patria si ispira al libro di Sgorlon dal titolo L’armata dei fiumi perduti.
SALVADOR
Salvador era un uomo, vissuto da uomo
Morto da uomo con un fucile in mano
Nelle caserme i generali brindavano alla vittoria
Con bicchieri colmi di sangue di un popolo in catene
Da un cielo grigio di piombo
Piovevano lacrime di rame
Il Cile piangeva disperato
La sua libertà perduta
SENZA PATRIA
Il cavallo capisce che morirà
Eroi e vinti, invasi e invasori, restano solo i delatori
Anche l'uomo capisce che morirà
Anche l'uomo capisce che morirà
Lui morirà, lui morirà
DALL'ALBUM GENTE COME NOI - 1991
Ultimo album di inediti registrato interamente in studio dal compianto Augusto Daolio. Il disco contiene un’ingiustizia incredibile: Salutami le stelle, infatti, non viene accettato al Festival di Sanremo di quell’anno, pur essendo un pezzo clamorosamente bello. La raccolta di canzoni contiene meravigliosi brani e alcuni più nascosti al tempo, come Dammi un bacio, cantato da Augusto in dialetto e dedicato al pittore Antonio Ligabue.
GLI AIRONI NERI
Tu che conosci il mare, portami via con te
Dove la gente veste solo dei suoi colori
Tu che conosci il mare e il vento suo padrone
Riempi quella vela e rompi quelle onde
La nebbia grigia ha riempito le strade
Lampioni persi sulla riva del fiume
L'estate gialla c'è rimasta negli occhi
La pioggia bianca copre le strade d'argento
RICORDATI DI CHICO
Ma lunga sarà la strada e tanti gli alberi abbattuti
Prima che l'idea trionfi senza che nessuno muoia
Forse un giorno uomo e foresta vivranno insieme
Speriamo che quel giorno ci siano ancora
Se quel giorno arriverà, ricordati di un amico
Morto per gli indios e la foresta, ricordati di Chico
C'È UN RE
Mentre il cannone lancia lampi nel cielo
Rullano tamburi, incalzano zampogne
Insieme nella polvere, sangue e sudore
E cadono sull'erba mille bravi contadini
C'è un re, c'è un re
Che non vuol vedere
C'è un re, c'è un re
Che non vuol sapere
SALUTAMI LE STELLE
Tu non ci crederai
Ma dove vivo non respiro
Il posto è inumano
Non stringo mai una mano
Posso vedere quanto è diffidente
Ogni giorno il sorriso di questa gente
Posso sentire la violenza di ogni sera
Nelle parole di gente che non c'era
MA CHE FILM LA VITA
Ma che film la vita, tutta una tirata
Storia infinita a ritmo serrato
Da stare senza fiato
Ma che film la vita, tutta una sorpresa
Attore, spettatore tra gioia e dolore
Tra il buio ed il colore
DALL'ALBUM CONTRO - 1993
Primo album dopo la scomparsa di Augusto Daolio, portato via da una brutta malattia nell’ottobre 1992. Ma in questo disco si trovano ancora registrazioni con la voce del grandissimo fondatore dei Nomadi, come nel brano Contro, che dà ovviamente voce a chi la guerra proprio non la vuole.
CONTRO
Contro i fucili, carri armati e bombe
Contro le giunte militari, le tombe
Contro il cielo che ormai è pieno di tanti ordigni nucleari
Contro tutti i capi al potere che non sono ignari
Contro i massacri di Sabra e Shatila
Contro i folli martìri dell'Ira
Contro inique sanzioni, le crociate americane
Per tutta la gente che soffre e che muore di fame
DALL'ALBUM LA SETTIMA ONDA - 1994
Il gruppo prende nuova vita con gli inserimenti di Francesco Gualerzi e soprattutto di Danilo Sacco, che da qui in poi diventerà la nuova anima dei Nomadi, rappresentandoli al meglio non soltanto nella voce, ma anche nello spirito.
LA SETTIMA ONDA
Se la tua vita si ferma
In una piccola strada che muore
E senti quelli che raccontano storie
E affidarti dovrai
Ed affidarti dovrai
Alla settima onda
VIVO FORTE
Mi chiederai perché
Io apro le finestre
Nella notte buia
Quando il cielo dorme
Risponderò: "lo so"
Che io son figlio del vento
Che mi aiuta ancora
A vivere felice
DALL'ALBUM LUNGO LE VIE DEL VENTO - 1995
Diciottesimo album in studio dei Nomadi, in cui spicca la meravigliosa Le Strade.
LE STRADE
Dietro al mulino i rifiuti, portati dal fiume,
che taglia la grande pianura, ridotta a bitume,
mentre il tempo passato, non ha dato traccia,
il gelido vento che arriva, ti sferza la faccia,
il cuore della campagna, batte ormai stanco,
stanco di troppe parole, date in pasto al branco,
ma c'è un odore di terra, odore lontano,
che ci riporta ad un mondo più umano
DALL'ALBUM QUANDO CI SARAI - 1996
Altro buon album, in attesa dei grandi successi che i Nomadi affronteranno negli anni successivi. Quando ci sarai e Né gioia né dolore sono due brani splendidi, certamente tra i più grandi della discografia nomade.
QUANDO CI SARAI
Il tempo sfiora la notte senza ombre,
al giorno bambino sorride la vita,
la luna è assopita, ti rendo i miei pensieri,
strane formule nel libro di un vecchio mago.
Vorrei poter volare movendo le mie ali
nel grande spazio dell'infinito,
là dove i muri non segnano il percorso
ed i fiori non perdono i colori
NÉ GIOIA NÉ DOLORE
Un'aria che la senti in bocca
e che ti sembra di masticare
con quella voglia di rotolarsi
sulla terra a fare l'amore
nei tuoi occhi adesso
non leggo niente adesso
né gioia né dolore
né gioia né dolore
uno sguardo fermo
immobile ed eterno
DALL'ALBUM UNA STORIA DA RACCONTARE - 1998
Inutile dirlo: è il mio album preferito dell’era Danilo Sacco. Ancora oggi consumo il vinile ascoltandolo. È un album meraviglioso con storie di tutti i generi, parla di pena di morte, di guerre, di popoli, di senzatetto e anche di tristezza umana. Un grandissimo disco, completo, trainato al successo da un fenomenale brano come Ti lascio una parola (goodbye).
UNA STORIA DA RACCONTARE
E c'è un'altra storia da dire, una favola da
raccontare, un amore che non può finire, una
pagina da inventare,
e c'è un'altra storia da dire, un aquilone che
non sa volare, un uomo che presto andrà a
morire, una pagina da colorare
TI LASCIO UNA PAROLA (GOODBYE)
Ti regalo la mia giacca, ti sta bene,
ti lascio una valigia, da riempire,
ti lascio anche il mio numero, perché non si sa mai,
ti lascio una parola: goodbye
TEMPO CHE SE NE VA
Vite consumate a prender decisioni
E voglia di fuggire, cuori fermi alle stazioni
Voglia di restare fra canto ed osterie
Ormai l'ultimo treno se ne è andato via
Anni che passavano dietro alle stagioni
Lottando con la fede, sciogliendo le passioni
Girando poi le spalle come fanno gli uomini forti
Quelli che nella vita non accettano mai i torti
DALL'ALBUM LIBERI DI VOLARE - 2000
La band è composta da Danilo Sacco, Beppe Carletti, Cico Falzone, Massimo Vecchi, Daniele Campani e Sergio Reggioli. I Nomadi stanno vivendo una nuova giovinezza, con canzoni trasmesse regolarmente alla radio e pezzi davvero di notevole qualità. Qui spiccano tra le altre, La vita che seduce e La libertà di volare.
LA VITA CHE SEDUCE
Credimi amore il sole arde solo
per chi si sa scaldare lasciati andare
forse hai ragione qui non si ferma niente
nel vortice dei sensi il mondo è un'illusione
credimi amore tutto ruota su se stesso
pianeti astri celesti ed anche noi adesso
e s'accende nel buio un'ancora di luce
e s'accende e mi piace è la vita che seduce
LA LIBERTÀ DI VOLARE
Non è detto che per forza devi fermarti
E allora scoprirai che questo tempo che passa
Ricopre tutto ciò che ti resta
E che per avere la libertà
Dovrai per forza chinare la testa
Ma non è questo che vuoi... tu dimmi è questo che vuoi...
Vivi, corri per qualcosa, corri per un motivo...
Che sia la libertà di volare o solo per sentirsi vivo
DALL'ALBUM AMORE CHE PRENDI AMORE CHE DAI - 2002
Album che ha raggiunto la prima posizione della classifica italiana. Il lancio è stato grazie a Sangue al cuore, che è rimasto al top dei singoli per diverse settimane, seguita poi da Amore che prendi amore che dai, uno dei pezzi che preferisco in assoluto della discografia dei Nomadi.
SANGUE AL CUORE
Io voglio solo che arrivi il sangue al cuore,
voglio un sole che arda in mezzo al cielo,
io mi voglio scaldare
voglio fare l'amore
voglio stare con te
e il mondo sa dove va
AMORE CHE PRENDI AMORE CHE DAI
Sei dentro o sei fuori dal gioco virile
dal culto del forte o dell'apparire
qualcuno che vuole cambiare la storia
denuncia un vuoto di poca memoria.
Discorsi importanti regalan speranza
ma intanto son chiusi dentro una stanza
se senti il bisogno di un po' d'amore
mettiti in fila che c'è da aspettare
scaldati all'ombra di un raggio di sole
gioca più forte non ti fermare
IL RE È NUDO
Il re è nudo ma il re non lo sa
Lui cammina tra la gente e saluta sorridendo
Il re è nudo ma la verità
E' che al re piace giocare con il suo scudo spaziale
Il re è nudo ma la verità
E' che nessuno lo può dire a sua maestà
IL NOME CHE NON HAI
Che nome hai? Come ti chiami? Chi sei?
Io resto qui con i miei occhi nei tuoi
Che nome hai? Ti prego, resta perché
Se tu sapessi quanto ho camminato e poi
Mischiato pane e lacrime, diresti che
Che nome hai? Come ti chiami? Chi sei?
Io resto qui, i miei pensieri nei tuoi
Che nome hai? Voglio parlarti perché
Ti ho già incontrata quando un tempo che non so
DALL'ALBUM NOMADI 40 - 2003
Altro vinile che consumo da decenni è questo Nomadi 40, che contiene le migliori canzoni della band e due inediti: E di notte e Io voglio vivere, altro brano di grandissimo successo radiofonico.
IO VOGLIO VIVERE
Io voglio vivere
Ma sulla pelle mia
Io voglio amare e farmi male
Voglio morire di te
Io voglio vivere
Ma sulla pelle mia
Io voglio amare e farmi male
Voglio morire di te
DALL'ALBUM CORPO ESTRANEO - 2004
Album di passaggio verso un altro grandissimo successo, qui è Oriente a farla da padrone come singolo più ascoltato dell’album.
ORIENTE
Provo sempre nostalgia
Per le conchiglie sparse in riva al mare
E le seguo come grandi impronte
Sul diario dell'umanità
L'esilio del pensiero poi
Si consuma dentro ai bar
E dentro vuote autobiografie
Intendo prive di protagonista
Amor che guardi verso oriente
Verso il mare
Qual è il nome che pronunci piano
Prima di dormire?
DALL'ALBUM CON ME O CONTRO DI ME - 2006
Dove si va si classificherà al secondo posto della classifica finale del Festival di Sanremo, e già questa è una notizia: una canzone contro la guerra così in alto su un palco come quello non è certo roba di tutti i giorni. Avrebbero meritato la vittoria? Di certo sì. Un brano ancora oggi attuale. L’album contiene anche L’ultima salita, dedicata al grandissimo Marco Pantani.
DOVE SI VA
Sai, scriverti una lettera
Non è una cosa facile
Sai, mi sento così fragile
Le bombe non ti ascoltano
Ma... questa guerra non mi cambierà
...Mai...
Dove si va
Come si fa
A stringere la vita
Intanto fuori scoppia la notte
CON ME O CONTRO DI ME
Il bianco, il nero, il rosso cos'è
il volto, il voto, il vuoto che c'è
chi vince, chi perde, ma in mezzo chi c'è.
Nel bene o nel male la mia verità
chi vuole nemici, nemico sarà
miliardi di voci, ma una sola realtà.
Sei con me o contro di me
Sei con me o contro di me
Perché?
L'ULTIMA SALITA
A braccia alzate verso il cielo
nella notte te ne andrai
e a pugni chiusi sulla vita
la tua vita graffierai
Dammi la mano fammi sognare
dimmi se ancora avrai
al traguardo ad aspettarti
qualcuno oppure no
Dimmi cos'è dentro di te
dimmi perché
DALL'ALBUM ALLO SPECCHIO - 2009
In questo album la scena è tutta per Lo specchio ti riflette, che grande alla collaborazione con Jarabe De Palo ha una risonanza mediatica davvero importante. L’album contiene anche Senza nome, brano scritto in memoria del maresciallo Giovanni Pezzullo, ucciso in Afghanistan e amico della band.
LO SPECCHIO TI RIFLETTE (Feat. Jarabe De Palo)
Se capovolgi il mondo
Lo specchio ti riflette
Se capovolgi il mondo
Lo specchio ti riflette
C'è un racconto per ogni storia
Per ogni storia un dolore
Un ingresso nel labirinto
Una fuga d'amore
DALL'ALBUM CUORE VIVO - 2011
Album con soltanto due inediti presenti, di cui spicca Toccami il cuore. È anche l’ultimo disco con la voce di Danilo Sacco, che sul finire del 2011 lascerà la band.
TOCCAMI IL CUORE
E l’estate va via,
col suo carico di sale e di grano.
E l’amore va via,
vedi, sembra per sempre
e neanche tra un anno è già qua.
I tuoi occhi, le mani
e soprattutto il pensiero
che ho tanto amato,
io non potrò, non potrò più farne a meno.
Toccami il cuore e senti com’è vivo
DALL'ALBUM TERZO TEMPO - 2012
Fuori Danilo, dentro Cristiano Turato: è lui la scelta per il futuro dei Nomadi. L’album ha un’impronta totalmente differente rispetto agli ultimi, probabilmente per rimarcare il distacco e provare un nuovo inizio.
ANCORA NON CI SEI
La verità è che non so più sognare
Dentro a questa stanza mi muovo piano
Ascolto un po' di musica però
Il mio pensiero corre e viene da te
La verità è che sono ancora bambino
E dentro alla mia stanza io canto e suono
Io chiudo gli occhi e sogno ancora un po'
E nel mio prato ancora ci sei tu
DALL'ALBUM LASCIA IL SEGNO - 2015
Trentunesimo album registrato in studio per i Nomadi: l’unico ad averli vissuti tutti, ovviamente, è Beppe Carletti. Spicca Animante tra le canzoni, anche se il disco non avrà un grandissimo successo.
ANIMANTE
La riconoscerai
Se parla col destino di Animante
Magari apprezzerai
L'artista ignoto forse un po' saccente
La sua creatività
Tra le sue dita scorre impaziente
Di notte scriverà
Ma di giorno riderà
DALL'ALBUM NOMADI DENTRO - 2017
Di nuovo un cambio in testa: Yuri Cilloni prende il posto di Cristiano Turato. Yuri ha una voce ancora diversa rispetto ai predecessori: segno che il cambiamento deve continuare. Io ci credo ancora è una storia di resistenza, di chi non vuole smettere di pensare che un giorno, un futuro migliore, arriverà.
IO CI CREDO ANCORA
Io ci credo ancora
In una vita senza affanni
Dove poter vivere i miei amori
Dove poter ridere dei miei anni
Io ci credo ancora
In un mondo senza porte
Dove la paura non mi spaventa
E non mi spaventa la sorte
Correre per strada senza il timore
Che un cecchino possa colpirmi al cuore
DALL'ALBUM CARTOLINE DA QUI - 2023
Cartoline da qui è un bel brano, che avrebbe meritato di certo più visibilità di quella che ha avuto. La storia dei Nomadi non finisce mai: sono passati 60 anni da quando la band è nata. Era il 1963. E loro, da veri nomadi, sono ancora in tour.
CARTOLINE DA QUI
Questa valle è la mia valle
Certi giorni arriva fino al Po
Ma anche lei non è abbastanza
Per i giri che ho già fatto e che farò
Quanta gente che mi ha offerto
Pane, vino e storie piccole così
Ma eran tutte quante grandi
Cartoline da qui
Se vuoi contattarmi, scrivimi a info@ilrespirodellestelle.com
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